domenica, giugno 24, 2007

Il Cardinale Tarcisio Bertone in Polonia: «la scienza moderna riprenda un contatto profondo e costante con l’etica e con il progetto di Dio»

Il Cardinale Tarcisio Bertone ha compiuto nei giorni scorsi un viaggio in Polonia, ed ha partecipato VII Convegno di Gniezno sul tema «L’uomo, via dell’Europa. Come rendere il nostro mondo più umano».

Intervistato da Radio Vaticana, il Cardinale ha parlato del significato del suo viaggio, e della sua partecipazione al convegno, in cui ha parlato anche «delle sfide che vengono contrapposte all’antropologia umana e cristiana dal mondo moderno e soprattutto dalla scienza».

Una delle sfide contemporanee è la biogenetica, e le «manipolazioni genetiche, che distruggono e che manipolano l’uomo, rendendolo non un soggetto personale e degno del massimo rispetto e della massima stima, ma un oggetto da sperimentazione».

Mons. Bertone ha anche dato "delle indicazioni, perché la scienza moderna riprenda un contatto profondo e costante con l’etica e con il progetto di Dio: scienza e fede, scienza ed etica.»

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Radio Vaticana

Riconciliazione tra scienziati, teologi e filosofi per un nuovo umanesimo

Intervista SRM a Mons. Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali

Zenit pubblica l’intervista di SRM a Mons. Sanchez Sorondo Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali. «Oggi si pongono le condizioni e le possibilità di una nuova riconciliazione tra scienziati, teologi e filosofi in grado di proporre un umanesimo aperto alle conquiste delle diverse componenti del sapere».

È necessario offrire «una possibilità oggettiva di una visione del mondo, che integri questi distinti ambiti di sapere, sapendoli allo stesso tempo differenziare».

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Zenit - articolo e testo intervista
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SRM - testo intervista

Una ragione alleata della fede: dove scienza e religione si incontrano

Intervista SRM–ZENIT a Mons. Melchor Sanchez de Toca y Alameda, Coordinatore Generale del Progetto STOQ

Mons. Sánchez de Toca y Alameda ha parlato del Progetto STOQ, del ruolo di mediazione della filosofia tra scienza e religione, e del possibile ruolo della scienza come «strumento di dialogo», non solamente tra credenti e non credenti, tra pensiero laico e cristiano, ma anche con i credenti delle altre religioni.

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SRM-testo - Link SRM-video

Link Zenit (testo)

Don Egidio Todeschini: i rischi del relativismo e di una ragione sovradimensionata rispetto alla fede

Una riflessione di Don Egidio Todeschini sul peso e i rischi sociali e culturali del relativismo, «Quel relativismo per effetto del quale, come ha rilevato Papa Ratzinger a Verona, 'viviamo in un mondo che si presenta quasi sempre come opera nostra, in cui, per così dire, Dio non compare più direttamente, sembra divenuto superfluo, anzi estraneo' »

Per Todeschini c'è una «concezione filosofica moderna che sovradimensiona la ragione ed esclude la fede», con «la conseguenza di registrare nella politica e, soprattutto, nella quotidianità sociale gli effetti del nostro voler essere del tutto svincolati dalla morale».

Non basta essere «laici», ma occorre soprattutto «diventare buoni laici».

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AISE

Avvenire intervista Thomas E. Woods jr. : i media diffondono sulla Chiesa leggende di oscurantismo, mentre la realtà è completamente diversa

L'autore di “Come la Chiesa cattolica ha costruito la civiltà occidentale”, parla delle ragioni della sua ultima opera, e di come «il grande pubblico» sia stato «istruito (a scuola e dai media) a credere ad ogni sorta di nonsenso sulla Chiesa. Questi miti sono stati confutati in libri di spessore accademico, ma la maggior parte della gente non li legge mai. Il mio testo attinge a queste opere e le rende accessibili al lettore medio».

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Avvenire

sabato, giugno 16, 2007

Papa Benedetto XVI: porre “senza timori la proposta della fede a confronto con la ragione del nostro tempo”

Nel suo discorso di apertura del Convegno della Diocesi di Roma sul tema: "Gesù è il Signore. Educare alla fede, alla sequela, alla testimonianza", il Pontefice ha parlato di "emergenza educativa", in una "società e una cultura che troppo spesso fanno del relativismo il proprio credo".

“È nostro compito cercare di rispondere alla domanda di verità”, ha proseguito, “ponendo senza timori la proposta della fede a confronto con la ragione del nostro tempo. Aiuteremo così i giovani ad allargare gli orizzonti della loro intelligenza, aprendosi al mistero di Dio, nel quale si trova il senso e la direzione dell’esistenza, e superando i condizionamenti di una razionalità che si fida soltanto di ciò che può essere oggetto di esperimento e di calcolo. È quindi molto importante sviluppare quella che già lo scorso anno abbiamo chiamato 'pastorale dell’intelligenza'.”

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Messaggero
Link Zenit (testo completo)
Link Korazym

Il Cardinale Paul Poupard: secolarizzazione e multiculturalismo, principali sfide del nostro tempo

Per celebrare 25mo anniversario della propria istituzione, il Pontificio Consiglio della Cultura ha organizzato un incontro presso la nuova sede di via della Conciliazione, presieduto dal Presidente del Pontificio Consiglio, Cardinale Paul Poupard, e con la partecipazione dei Cardinali Claudio Hummes, Francis Arinze, Ivan Dias, e del professor Vincenzo Cappelletti.

A 25 anni di distanza dalla sua istituzione, il Pontificio Consiglio della Cultura deve affrontare due sfide principali: una è “la secolarizzazione che diventa secolarismo e che erode, attacca la fede dei cristiani anche nella Chiesa” e che trasforma il modo di sentire di pensare delle persone, senza che nemmeno se ne rendano conto, e spingendole a vivere “come se Dio non esistesse”; l'altra sfida è il “multiculturalismo”, che si può affrontare soltanto imparando “a vivere la nostra identità”. Temi, questi, entrambi molto cari a Papa Benedetto XVI, e che impongono anche “uno sforzo sovrumano di educazione, per fare in modo che soprattutto i giovani che sono immersi in questa cultura siano capaci già da ragazzi a non nascondersi come cristiani e ad essere fieri di esserlo e a dare ragione del perché sono cristiani” .

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Radio Vaticana
Link Zenit (discorso integrale)

Udienza del Pontefice agli studenti dell'undicesimo corso estivo dell’Osservatorio Astronomico Vaticano: La Chiesa promuove la ricerca scientifica

L'Osservatorio Astronomico Vaticano organizza ogni due anni una scuola estiva, della durata di un mese, destinata a giovani scienziati provenienti da tutto il mondo.

Quest'anno (l'undicesima edizione) il corso prevede lo studio dei pianeti extrasolari, e vedrà la partecipazione di 26 studenti da 22 Paesi, di cui 14 sono paesi in via di sviluppo.

Papa Benedetto XVI, rivolgendo il proprio augurio ai Padri gesuiti che gestiscono l'Osservatorio ed agli studenti, ha sottolineato come “dalla sua istituzione nel 1891, l’Osservatorio Vaticano ha cercato di dimostrare il desiderio della Chiesa di abbracciare, incoraggiare e promuovere gli studi scientifici, sulla base della convinzione che ‘la fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità’ (Fides et Ratio, Proemio)”

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Sito Vaticano (discorso integrale)
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Zenit

Mario Gargantini intervista per Avvenire Eva Jablonka, autrice con Marion J. Lamb di “Evoluzione in quattro dimensioni”

L'evoluzione ha quattro dimensioni: una genetica, una epigenetica, una comportamentale e, infine una dimensione simbolica, la più complessa da comprendere e da accettare.

Queste le tesi di Eva Jablonka e Marion J. Lamb, autrici di “Evoluzione in quattro dimensioni”, che si sono poste l'ambizioso obiettivo di “mettere in discussione quella versione genocentrica del neo-darwinismo che negli ultimi cinquant'anni ha dominato il pensiero biologico”.

Mario Gargantini ha intervistato per Avvenire Eva Jablonka studiosa polacca che attualmente insegna all'Università di Tel Aviv, e che, presentando un modello che si rifà anche a Lamarck, ritiene egualmente insoddisfacenti sia le teorie evolutive predominanti, basate esclusivamente su teorie genetiche e sul DNA, sia teorie quali l'Intelligent Design, che tramite l'intervento di Dio vorrebbe spiegare tutti i possibili vuoti di spiegazione della scienza.

Link Avvenire

Ernesto Galli della Loggia: La Chiesa ha il compito di contrastare lo scientismo e le sue follie

Ernesto Galli della Loggia, intervenendo la scorsa settimana all'assemblea annuale della Congregazione presbiterale di Felina, ha parlato del crescente conflitto tra Chiesa ed ideologie scientiste. Dopo il crollo delle ideologie liberali e comuniste, una nuova ideologia si è andata progressivamente affermando, ed oggi sembra rafforzarsi sempre più: quella scientifico-tecnologica e relativista.

La scienza, spiega Galli della Loggia, ormai non si accontenta di spiegare i fenomeni naturali, ma pretende anche di modificarli, superando vincoli fisici e morali, in una deriva senza controllo che può portare a manipolare le leggi naturali fino a stravolgerle, e che può essere arginata solo dalla Chiesa e dalla Religione.

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RedAcon

Prossimi eventi

“Un nuovo umanesimo per l’Europa. Il ruolo delle Università”
Incontro Europeo dei Docenti Universitari

L'annuale incontro Europeo dei Docenti Univeristiari di svolgerà dal 21 al 24 giugno presso la Pontificia Università Lateranense. Tema di quest'anno, “Un nuovo umanesimo per l’Europa. Il ruolo delle Università”.

L'evento è stato presentato lo scorso 12 giugno presso Radio Vaticana, che ha intervistato Mons. Lorenzo Leuzzi, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma.

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Radio Vaticana (intervista)
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University2000.org (evento)

Thomas E. Woods Jr., “Come la Chiesa cattolica ha costruito la civiltà occidentale”

Segnaliamo una recensione sull'ultimo libro di Thomas E. Woods Jr., “Come la Chiesa cattolica ha costruito la civiltà occidentale”, pubblicata sul sito VanthuanObservatory.org.

Woods parla del ruolo della Chiesa cattolica quale “costruttrice di civiltà” e sottolinea che “la civiltà occidentale deve alla Chiesa cattolica molto più di quanto la maggior parte delle persone – cattolici inclusi – spesso siano consapevoli: la Chiesa, si può dire, ha edificato la civiltà occidentale”.

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VanthuanObservatory.org

lunedì, giugno 11, 2007

Prossimi eventi: Conferenza “Teologia ed Evoluzionismo”

Il Centro Evangelico di Cultura “Arturo Pascal” e il Centro Studi “Luigi Pareyson”, con il patrocinio del Centro interdipartimentale di ricerca sulla morfologia “Francesco Moiso” (Università degli Studi di Udine) presentano la conferenza “Teologia ed evoluzionismo”.

Interviene: Jürgen Moltmann (Università di Tübingen)

Discussants: Giuseppe Tanzella-Nitti (Pontificia Università della Santa Croce) e Angelo Vinello (Università di Udine).

Modera: Federico Vercellone (Università di Udine)

Data e orario: venerdì15 giugno 2007, h. 15.00

Sede: Salone della Casa Valdese, C.so Vittorio Emanuele, 23 - Torino

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DISF

Papa Benedetto XVI: L'ambiente ha bisogno della cultura

In un messaggio per la presentazione del Comitato Parlamentare amici della Fondazione Sorella Natura, che si è svolta lo scorso 5 giugno presso la Camera dei Deputati, il Pontefice ha invitato i partecipanti “a rispettare sempre il creato e a promuovere una cultura ambientale fondata sul rispetto dei valori etici, la tutela della vita economia solidale e lo sviluppo sostenibile”.

Alla manifestazione è intervenuto anche Don Manlio Sodi, Docente ordinario alla
Facoltà di Teologia della Università Pontificia Salesiana, il quale ha spiegato che “la prospettiva trascendente dell’essere umano e del suo rapporto con il Creatore e con le altre creature favorisce un uso ecologico della natura, che non disumanizza la persona né degrada l’ambiente”.

Il Prof. Antonio Gaspari, coordinatore del master in Scienze Ambientali dell’Università Europea di Roma, ha rammentato la Centesimus Annus e gli insegnamenti in essa trasmessi da Papa Giovanni Paolo II. Il Pontefice auspicava una “ecologia umana fondata sul primato della persona umana e della sua interiorità”, “un'ecologia sociale del lavoro attenta alla qualità della vita e ad uno sviluppo economico per l'uomo, e non contro” e “un'ecologia familiare che veda nella famiglia la prima scuola di umanità e di umanizzazione del mondo”.

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Zenit

sabato, giugno 09, 2007

Premio Angelus al Cardinale Paul Poupard

Durante la sua visita a Lublino, il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è stato anche insiginito del prestigioso Premio Angelus.

Il Premio Angelus viene assegnato dal Capitolo del Premio Angelus alle persone particolarmente distintesi nel campo della promozione della cultura e che diventano un segno di contraddizione (Lc 2, 34), in un mondo, ora più che mai, segnato dalla crisi di valori alti.

Questa onorificenza è stata istituita per mettere in luce quelle persone che, nei loro impegni di lavoro, nell’azione quotidiana e nella testimonianza di vita, si contraddistinguono nella cultura dominante.

Per racchiudere bene la grande diversità delle forme con cui la cultura si esprime, il Premio viene assegnato nelle sette categorie: Creatività nella carità, Uomo di cultura mediatica, Artista dell’anno, Uomo del servizio pubblico, Animatore della vita culturale, Sponsor di opere parrocchiali, e Premio speciale per l’opera compiuta.

Nell’atto di conferimento di questo Premio al Cardinale Poupard, è stato scritto:

Angelus 2007 Chapitre Du Prix Angelus

En reconnaissance de l’engagement particulier dans le dialogue da foi et raion, de religion et de culture au cours de toute la vie de Son Eminence, en reconnaissance de la profession des principes inébranlables dans sa vie privée ainsi que dans service pastoral, La Chapitre décide d’honorer le Cardinal Paul Poupard, Président du Conseil Pontifical de la Culture en le nommant Membre Honoraire du Chapitre.

Ce mérite honorifique est l’expression de notre profond respect que Son Eminence a gagné parmi les créateurs et les animateurs de la vie culturelle de l’Archidiocèse de Lublin.

Fonte: Pontificio Consiglio della Cultura

mercoledì, giugno 06, 2007

Il Cardinale Paul Poupard riceve una Laurea Honoris Causa all'Università cattolica di Lublino, in Polonia

Durante la consegna della Laurea Honoris Causa, il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ha tenuto una lectio magistralis sul tema del “Dialogo della Chiesa con la cultura”.

“La promozione del dialogo tra la Chiesa e la cultura non è solo un’esigenza. Essa rappresenta una vera sfida che, oltre ad un’attenta analisi della situazione della cultura contemporanea, richiede una multidirezionale risposta culturale e soprattutto pastorale, fondata su un atteggiamento di discernimento evangelico”.

Ricordando il progetto STOQ e le "sei Pontificie Università romane che, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, intendono favorire un dialogo tra scienze naturali, filosofia e teologia", il Cardinale Poupard ha anche sottolineato la necessità di
“un vivo dialogo tra scienza e fede capace di ricostruire i ponti danneggiati o addirittura distrutti”, per "realizzare l’ideale di ricerca interdisciplinare, auspicato da Giovanni Paolo II nella Lettera Enciclica Fides et Ratio e oggi sostenuto dal Papa Benedetto XVI”.

La cerimonia si è svolta in concomitanza con il 25mo anniversario della creazione del Pontificio Consiglio della Cultura, istituito per volontà di Papa Giovanni Paolo II.

Il Cardinal Poupard è stato anche insignito del prestigioso Premio "Angelus", destinato a riservato a persone che si sono particolarmente distinte nella diffusione e promozione della cultura.


Fonti:

Press cappuccini e francescani 5 giugno 2007

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Radio Vaticana

martedì, giugno 05, 2007

Francesco D'Agostino: La scienza non ci sa dire cos'è il bene - Avvenire

Il Prof. Francesco D’Agostino, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Roma Tor Vergata e presidente onorario del Comitato nazionale di bioetica, in un articolo su Avvenire riflette sulle "conseguenze filosofiche e morali che i neuroscienziati continuano arbitrariamente a trarre dalle loro ricerche”.

Secondo alcuni ricercatori, "la scienza ha svelato, o starebbe comunque per svelare, l'origine "biologico-genetica" della moralità"; “i sentimenti morali sarebbero uno dei prodotti dell’evoluzione”, e la stessa "anima, l'ipotesi di un Dio, in cui l'essere e il bene coinciderebbero nel loro principio e che, creando l'uomo a sua immagine, avrebbe così creato l'unico essere "naturale", in grado di orientarsi consapevolmente al bene, sarebbero da ritenere oramai tutte obsolete."

Ma "bene e male sono scientificamente un mistero, perché sono dimensioni dell'esperienza nello stesso tempo assolutamente reali, ma anche assolutamente immateriali", ed è illusorio e scorretto affermare la possibilità di identificare una zona cerebrale che possa essere attivata per indurre una persona a comportrsi bene o male.

La scienza non è in grado di identificare nè la santità nè la malvagità, è "disarmata" di fronte al problema, di individuare e motivare il bene e il male, come "invece riescono a fare, pur con la loro fragilità, sia la filosofia che la teologia, due forme di sapere che non si illudono di poter, da sole, orientare l'uomo al bene, ma che del bene e del male sanno almeno come parlare."

Link Avvenire

lunedì, giugno 04, 2007

L'anno di Linneo. Celebrazioni per il terzo centenario della nascita del naturalista svedese

Nel terzo centenario della nascita di Carl von Linné (in Italia conosciuto come Linneo), il 23 maggio 1707, celebrazioni ed eventi, in particolare in Svezia, suo paese natale.

Carl von Linné, forse il più celebre tra i naturalisti, pur di umili origini (nacque a Rashult, un villaggio nella Svezia Meridionale, da un agricoltore e la figlia del locale pastore protestante), venne iniziato alla studio della botanica e del latino proprio dal padre, studioso dilettante, e che aveva modificato il proprio cognome in Linnaeus.

Autore del Systema Naturae, definì la "nomenclatura binomia", ovvero il genere e la specie attribuiti agli esseri viventi, ed è stato anche uno dei fondatori dell'Accademia Svedese delle Scienze, nel 1739.

Studiò medicina, ma dedicò sempre un grande interesse allo studio sia delle piante officinali, che della botanica, al punto di essere nominato docente presso il Giardino Botanico dell'Università di Uppsala mentre era ancora studente.

Nel 1741 lasciò la cattedra di medicina, e prese quella di botanica e dietetica, che tenne fino alla sua morte.

Tra le celebrazioni, quelle organizzate dall'Università di Uppsala, già segnalate nel blog e nella newsletter SRM (link).

sabato, giugno 02, 2007

Il Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura: “La Chiesa sta perdendo la capacità di fare cultura”

Nel corso della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano, il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Cardinale Paul Poupard, ha sottolineato la necessità di recuperare tale capacità, e di utilizzare modalità nuove per comunicare la cultura stessa.

“... oggi siamo di fronte a una cultura mediatica dominante che di solito non è contro di noi”, però vive come “se Dio non ci fosse”; “in questo momento e sotto l’effetto di questa cultura dominante la Chiesa sta appunto perdendo la capacità di fare cultura”.

Per questo è necessario “ritrovare la possibilità di comunicare in modo positivo la nostra convinzione sull’uomo, sulla donna, sulla famiglia, sull’amore, sulla sofferenza, sul lavoro, sulla società”, e “ritrovare la forza per dare ragione della speranza che è in noi. Sempre in modo garbato”.

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Radio Vaticana - Zenit

Il Giornale: “Un disegno intelligente che sale dal basso”

Un articolo del Prof. Vito Mancuso su Il Giornale, del 29 maggio scorso, sul rapporto tra Evoluzione e Creazione, con un distinguo tra evoluzione ed evoluzionismo.

“L’evoluzione è una cosa, l’evoluzionismo è un’altra. L’evoluzione è un dato oggettivo, l’evoluzionismo è un’interpretazione filosofica di questo dato. Dai medesimi dati possono derivare interpretazioni contrapposte.”

L'articolo prosegue nell'analizzare i differenti modi, per scienziati e pensatori, di approcciare i problemi della cosmologia, dell'evoluzione e della finalità trascendente.

In realtà l'evoluzione “non è semplice mutazione, ma mutazione orientata allo sviluppo”, è “libera”, “ma non è in balìa del caos, è governata ma non dall’alto (perché altrimenti non sarebbe libera) bensì dal basso, dalle leggi basilari dell’ordine e della simmetria”.

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Il Giornale

Padre Raniero Cantalamessa: la lenta evoluzione del'universo e della vita non è avvenuta a caso

Come leggiamo nel racconto della Creazione, è lo Spirito Santo “colui che fa passare il creato dal caos al cosmo, che fa di esso qualcosa di bello, di ordinato, pulito (cosmo viene dalla stessa radice di cosmetico e vuol dire bello!), ne fa un "mondo", secondo il duplice significato di questa parola.

La scienza ci insegna oggi che questo processo è durato miliardi di anni, ma quello che la Bibbia vuole dirci, con il suo linguaggio semplice e immaginifico, è che la lenta evoluzione verso la vita e l'ordine attuale del mondo non è avvenuta a caso, obbedendo a ciechi impulsi della materia, ma per un progetto posto in esso, fin dall'inizio, dal creatore.”

“L'azione creatrice di Dio non è limitata all'istante iniziale; egli è sempre in atto di creare. Applicato allo Spirito Santo, questo significa che egli è sempre colui che fa passare dal caos al cosmo, cioè dal disordine all'ordine, dalla confusione all'armonia, dalla deformità alla bellezza, dalla vecchiaia alla giovinezza. Questo a tutti i livelli: nel macrocosmo come nel microcosmo, cioè nell'universo intero come in ogni singolo uomo.”

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Zenit