Negli ultimi due giorni sui mezzi di comunicazione è apparsa una notizia secondo la quale un professor italiano di chimica all'Università di Pavia (Italia), avrebbe riprodotto l'immagine della Sindone di Torino, utilizzando materiali e metodi che erano disponibili nel 14mo secolo, e ne avrebbe tratto le conclusioni che l'esperimento provi che la reliquia fu realizzata da un uomo.
Essenzialmente, ha utilizzato un tessuto di lino in scala 1:1, che è stato "cotto" a 215 gradi centigradi per 3 ore, e quindi messo in una lavatrice con sola acqua.
Dopo di che hanno collocato una persona sporca di ocra rossa (ossido di ferro) sul telo, ed hanno poi corretto l'immagine colorata con le mani.
Per l'impronta del viso è stato utilizzato un calco di gesso, mentre con colori a tempera è stato simulato il sangue, e con acido solforico diluito all'1,2% in acqua, e addizionato di Alluminio e Cobalto, hanno modificato la superficie del lino.
Il trattamento finale è stato un invecchiamento artificiale, prima che il pigmento venisse poi lavato.
L'obiettivo finale era dimostrare che fosse possibile creare un falso nel 14mo secolo.
Bene, non vi è nulla di nuovo in questo.
Nel 1979 Walter C. McCrone (1916-2002)... leggi tutto, SRM
Essenzialmente, ha utilizzato un tessuto di lino in scala 1:1, che è stato "cotto" a 215 gradi centigradi per 3 ore, e quindi messo in una lavatrice con sola acqua.
Dopo di che hanno collocato una persona sporca di ocra rossa (ossido di ferro) sul telo, ed hanno poi corretto l'immagine colorata con le mani.
Per l'impronta del viso è stato utilizzato un calco di gesso, mentre con colori a tempera è stato simulato il sangue, e con acido solforico diluito all'1,2% in acqua, e addizionato di Alluminio e Cobalto, hanno modificato la superficie del lino.
Il trattamento finale è stato un invecchiamento artificiale, prima che il pigmento venisse poi lavato.
L'obiettivo finale era dimostrare che fosse possibile creare un falso nel 14mo secolo.
Bene, non vi è nulla di nuovo in questo.
Nel 1979 Walter C. McCrone (1916-2002)... leggi tutto, SRM