da L'Osservatore Romano, 29 maggio 2009
Una nuova edizione dei documenti vaticani del procedimento contro l'astronomo pisano
Riga per riga tutto il processo a Galileo
di Raffaele Alessandrini
A colloquio con il curatore, il vescovo Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio Segreto
Una nuova edizione dei documenti vaticani del procedimento contro l'astronomo pisano
Riga per riga tutto il processo a Galileo
di Raffaele Alessandrini
A colloquio con il curatore, il vescovo Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio Segreto
Come e perché fu processato e condannato Galileo? Da oltre centotrent'anni gli studiosi si sono dedicati a rispondere a questa domanda. Sopraggiunge oggi un contributo decisivo con la nuova edizione accresciuta, rivista e annotata dal prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, il vescovo Sergio Pagano, del volume I documenti vaticani del processo di Galileo Galilei (Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2009, pagine 550, 16 tavole fuori testo, "Collectanea Archivi Vaticani", 69). Ne parliamo con il curatore che ci ricorda come fin dal 1877 si ebbe la prima edizione parigina del cosiddetto "codice vaticano" del processo a Galileo a opera di Henri de L'Épinois, uno studioso laico che ebbe il permesso sotto il pontificato di Pio ix - era Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa il cardinale Jean-Baptiste Pitra - di visionare le carte del processo.
L'opera - osserva monsignor Pagano - per vari motivi fu parziale e lacunosa. Seguirono edizioni analoghe curate nello stesso anno a Stoccarda da Karl von Gebler e un anno dopo da Domenico Berti.
Solo nel 1909 Antonio Favaro, nel xix volume dell'edizione nazionale delle Opere di Galileo (1888-1909), compiva un deciso passo avanti. Si deve poi effettuare un ben più ampio balzo temporale fino al 1984, quando lo stesso Sergio Pagano, per volere di Giovanni Paolo ii pubblica una nuova edizione dei documenti del processo allo scienziato pisano. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)
L'opera - osserva monsignor Pagano - per vari motivi fu parziale e lacunosa. Seguirono edizioni analoghe curate nello stesso anno a Stoccarda da Karl von Gebler e un anno dopo da Domenico Berti.
Solo nel 1909 Antonio Favaro, nel xix volume dell'edizione nazionale delle Opere di Galileo (1888-1909), compiva un deciso passo avanti. Si deve poi effettuare un ben più ampio balzo temporale fino al 1984, quando lo stesso Sergio Pagano, per volere di Giovanni Paolo ii pubblica una nuova edizione dei documenti del processo allo scienziato pisano. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)