venerdì, novembre 23, 2007

Ulrich Luke: né creazionismo, né evoluzionismo, né disegno intelligente; ma una “creatio ex nihilo” di Dio, che prosegue in una “creatio continua”

Per Luke, professore di Teologia Sistematica ad Aachen (Aquisgrana), e tra i relatori del Seminario a porte chiuse organizzato anche quest'anno da Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo, intervistato da “Tempi”, non sono accettabili né un creazionismo letterale che, in “racconti vecchi di 2 o 3 mila anni”, veda “una alternativa alle scienze naturali”, né un evoluzionismo assolutizzato e “metafisicizzato” che elevi “la casualità conferendole un'importanza decisiva nel teatro del mondo” diventando non più “scienza naturale”, ma “una professione di fede non sufficientemente meditata” e trasformandosi “in una forma di fideismo”.

Anche le teorie dell'Intelligent Design, che vedono in Dio “un costruttore che mette in moto la macchina del mondo e redige per sé il contratto di manutenzione per poter intervenire sempre di nuovo”, con una sorta di “funzione di deviatore, di riparatore o di tappabuchi”, sono per Luke “al di sotto della dignità di Dio”.

L'idea di un “Progettista” è conciliabile con quella di un Dio Creatore, “solo se si parte dalla premessa che la creatio ex nihilo, la creazione dal nulla, e la creatio continua sono tutt'uno nella prospettiva di Dio. Nella sua prospettiva la creazione dell'essere e la sua conservazione sono una sola e medesima iniziativa. “Dio – sottolinea Luke - non realizza prodotti finiti. Fa un mondo che si fa”.

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Tempi