venerdì, dicembre 19, 2008

La sfera da Gerberto al Sacrobosco


A cura di Costantino Sigismondi

Il volume, edito dal Master in Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, sarà presentato il 22 dicembre prossimo, alle ore 16.00, presso la Biblioteca Casanatense.

Interventi:

Pedro Barrajón L.C. (Rettore dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum), “Ut luceant”

Cosimo Palagiano (Vicepreside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza. Università di Roma), La Sfera e la Terra

Paolo Rossi (Direttore del Dipartimento di Fisica Enrico Fermi, Università di Pisa), Gerberto e la Sfera

Introdurrà Angela Adriana Cavarra, Direttore della Biblioteca Casanatense

Sarà allestita una mostra di antiche edizioni di trattati sulla Sfera celeste curata da Rita Fioravanti (Biblioteca Casanatense) e sarà proiettato un video illustrativo della grande sfera armillare tolemaica casanatense realizzato da Paolo Centofanti (Direttore SRM - Science and Religion in Media).

La Sfera celeste e la Sfera terrestre sono in corrispondenza biunivoca e, nel modello tolemaico del cosmo, la prima contiene la seconda e gli orbi planetari. Gli scritti di Gerberto e del Sacrobosco presentano questo modello. Gerbert d’Aurillac (c. 950-1003), arcivescovo di Reims, astronomo e matematico, fu papa con il nome di Silvestro II. Johannes de Sacrobosco (John of Holywood, c. 1195 – c. 1256), astronomo e matematico, fu l’autore di uno dei più fortunati libri di astronomia di tutti i tempi, il Tractatus de Sphaera.

Costantino Sigismondi, astrofisico, ha voluto riproporre nel volume questi testi tolemaici

Biblioteca Casanatense – Salone Monumentale, via S. Ignazio, 52 Roma
lunedì 22 dicembre, ore 16.00


Link SRM


Info: 06-6976031/06-69760334 –
www.casanatense.itpromozione.casanatense@biblioroma.sbn.it

lunedì, dicembre 08, 2008

Nature: Darwin 200

Nature: Darwin 200

Speciale

 
In preparazione al bicentenario della nascita di Charles Darwin, e al 150mo anniversario della pubblicazione di The Origin of the Species, Nature pubblica Darwin 200, uno speciale con articoli e interventi di vari studiosi.
 
Tra gli articoli pubblicati:

  • Beyond the Origin

L'articolo presenta le celebrazioni del 2009, il loro significato, e tenta di tracciare nuove ipotesi per il futuro.


  • Systems biology: Beneath the surface

Nel mondo reale gli esseri viventi non coincidono con le idee di alcuni biologi, per i quali sarebbero come orologi meccanici perfettamente regolati, ma a rischio di "guasti" se un componente è "malfunzionante".


  • The needs of the many

Una analisi del dibattito sui possibili effetti della selezione naturale sui gruppi, analoga alla selezione sugli individui, e su quanto vi sia di coerente o incoerente con tale ipotesi.

 

 

domenica, dicembre 07, 2008

Prossimi Eventi, Master in Scienza e Fede


L'ominizzazione: aspetti scientifici


Conferenza di Mons. Fiorenzo Facchini (Università di Bologna) per il modulo "Evoluzione e creazione" del Master in Scienza e Fede

Martedì 9 dicembre 2008, dalle 17.10 alle 18.40 , Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – Aula Masters, in videoconferenza dall´Istituto Veritatis Splendor di Bologna

Link conferenza - Master in Scienza e Fede

Eventi Galileiani - 3

 
- Galilei Divin Uomo

Mostra organizzata dalla World Federation of Scientists, quale "testimonianza culturale del legame che c'è tra Fede, Ragione e Scienza" (dal comunicato), presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma.

Presiedono il prof. Antonino Zichichi, Presidente della World Federation of Scientists, e Mons. Renzo Giuliano, Rettore della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

Opere di Agostino Bonalumi, Giuseppe Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj, Croce Taravella.
Mercoledì 17 dicembre, ore 21.00, Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Roma

Link  SRM

Eventi Galileiani - 2

 
- Galileo e l'universo dei suoi libri

Una mostra organizzata a Firenze, nella Tribuna Dantesca, dalla Biblioteca nazionale centrale e dall'Accademia della Crusca presenta una ricostruzione della biblioteca personale di Galileo Galilei, custodita dalla Biblioteca.

Dal 5 dicembre 2008 al 28 febbraio 2009 saranno visibili 75mila immagini, tratte dai trecento titoli del Fondo Galileiano, con l'esposizione di settanta volumi e altri documenti, della Biblioteca e dell'Accademia della Crusca, che ha curato la sezione filologica e linguistica.

Tra le opere, testi di filosofia, scritti di Euclide e Archimede, opere di Copernico, Keplero, e altri studiosi, ma anche libri di di letteratura e testi scritti dai suoi allievi.

Link nove.firenze.it - Yahoo notizie

Eventi Galileiani - 1

 

- Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta

L'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta (OAVdA), in preparazione all'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009, organizza una serie di iniziative, tra cui due eventi dedicati a Galileo Galilei e ai suoi studi:


La Luna di Galileo Galilei

Osservazione della Luna e di altri oggetti celesti, presso l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta ( OAVdA).

Sabato 6 dicembre 2008, ore 21.00

Saint-Barthélemy, Loc. Lignan 39 - Nus (AO); ingresso su prenotazione.


Messaggero celeste. Le osservazioni del cielo nelle parole di Galileo Galilei

Conferenza del dr. Andrea Bernagozzi (ricercatore e coordinatore didattica e divulgazione OAVdA), dedicata al Sidereus Nuncius (Messaggero celeste), l'opera con cui Galileo descrisse le sue prime scoperte con il cannocchiale; introduce il dr. Laurent Vierin (Assessore all'Istruzione e Cultura); modera il prof. Enzo Bertolini (Direttore OAVdA)

Mercoledì 10 dicembre 2008, ore 18.30

Sala Conferenze della Biblioteca Regionale di Aosta, via Torre del Lebbroso 2 – Aosta; ingresso libero.


Fondazione Clément Fillietroz – Onlus

Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta

Saint-Barthélemy Loc. Lignan, 39 - 11020 NUS (AO)

Tel 0165770050 - fax 0165770051; e-mail info@oavda.it

Sito web: www.oavda.it

Link Galileo

Newsletter SRM n. 89


Pubblicata Newsletter SRM n. 89, consultabile online (pdf con immagini o html solo testo) a questo
link
.

 
 
Indice Newsletter SRM n. 89
 

La centralità dell'uomo nell'universo
Ugo Amaldi su L'Osservatore Romano del 27 novembre scorso 

 
Galileo 2009
Fascino e travaglio di un nuovo sguardo sul mondo, a 400 anni dalle prime osservazioni con il cannocchiale
Mostra Euresis, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e in collaborazione con la Pontificia Accademia delle Scienze, il Meeting per l'Amicizia tra i Popoli, la Cattedra Galileiana dell'università di Padova, l'Università di Bari, la John Templeton Foundation e il Museo Astronomico di Brera (MI)

 
Il resoconto del convegno "La scienza 400 anni dopo Galileo Galilei"
Marilena Amerise su L'Osservatore Romano

 
L'impronta fossile della supernova di Ticho Brahe

 
Nature: Darwin 200
Speciale
In preparazione al bicentenario della nascita di Charles Darwin, e al 150mo anniversario della pubblicazione di The Origin of the Species, Nature pubblica Darwin 200, uno speciale con articoli e interventi di vari studiosi.


 
Prossimi Eventi


Master in Scienza e Fede

L'ominizzazione: aspetti scientifici
Conferenza di Mons. Fiorenzo Facchini per il modulo "Evoluzione e creazione" del Master in Scienza e Fede,  9 dicembre 2008

 
Quali musei, quale cultura, per quale società? - Ruoli, obiettivi, strategie nei musei scientifici contemporanei
XVIII congresso dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS),

 
Darwin, orchidee in evoluzione

 
Eventi Galileiani
 

- Galilei Divin Uomo

 
- Galileo e l'universo dei suoi libri

 
- Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta: 
    
     La Luna di Galileo Galilei
 
     Messaggero celeste. Le osservazioni del cielo nelle parole di Galileo Galilei

venerdì, novembre 28, 2008

Newsletter SRM n. 88

 
Pubblichiamo Newsletter SRM n. 88, consultabile anche online, versione pdf o html, a questo link, sul sito SRM www.srmedia.org.
 
 
 
Indice Newsletter SRM n. 88
 

Mons. Gianfranco Ravasi: "La verità non richiede salti di frontiera"


Il Cardinale Tarcisio Bertone: dopo la rivoluzione scientifica, è necessaria una rivoluzione etica e culturale


P. José G. Funes SJ: "Grazie, Galileo"

John Polkinghorne: un Disegno Intelligente non può procedere per "miracoli"

La "terra piatta" e i Padri della Chiesa, una leggenda da sfatare

Religious Responses to Darwinism 1985-2009:
Commemorating the 150th anniversary of the publication of Darwin's 'Origin of Species'
La Conferenza Internazionale dello Ian Ramsey Centre, Oxford 


"Science, dogmas and the state". La Chiesa contrasta la ricerca scientifica e la sua "obiettività"?
 
Prossimi Eventi
Master in Scienza e Fede
Georges Lemaître, sacerdote e scienziato. Il padre del "Big Bang"
Conferenza del Prof. Dominique Lambert

Niels Stensen, scienziato, vescovo, beato
Conferenza del Prof. Francesco Abbona
 
 
 
Informazioni o contatti:

pcentofanti@gmail.com
direttore@srmedia.org  
skype: paolo.centofanti
0039-3386284135
www.srmedia.org
 
 

lunedì, novembre 24, 2008

I luoghi di Galileo. Visita del Master in Scienza e Fede


Il Master in Scienza e Fede ha visitato nei giorni scorsi l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri (foto, da www.arcetri.astro.it), fondato nel 1872 sulla collina di Arcetri, su suggerimento di Giovanni Battista Donati.
Arcetri venne scelta per la posizione ideale, e per la significatività di essere il luogo dove, a Villa Gioiello, Galileo Galilei trascorse gli ultimi anni della sua vita.
 

Bernard Wood: nessuna certezza sulla reale origine della nostra specie


Intervistato da La Stampa, Wood, docente di origini umane e anatomia evolutiva e direttore del Centro di Studi Avanzati sulla Storia Evolutiva alla George Washington University, spiega come sia "ancora impossibile stabilire un quadro completo", e determinare ad esempio se la nostra sia una specie separata dagli altri ominidi, oppure sia derivata da essi, attraverso varie linee evolutive.

Prossimi Eventi: Georges Lemaître, il padre del ´Big Bang´


Conferenza speciale del Prof. Dominique Lambert (Università di Namur, Belgio), per il ciclo di conferenze "Scienziati e Credenti", del Master in Scienza e Fede

Lunedì 1 dicembre, dalle ore 15.30 alle ore 17.00.

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma – Aula Masters

Link  
conferenza - Master in Scienza e Fede

Prossimi eventi: "Natura umana e biotecnologie"

"Natura umana e biotecnologie"

Conferenza di Mons. Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, per la Giornata Inaugurale del Master in Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Giovedì 27 Novembre 2008, dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma – Aula Masters
 
Link  conferenza

Prossimi Eventi: Problemi attuali dell'evoluzione e dell'evoluzionismo


Problemi attuali dell'evoluzione e dell'evoluzionismo

federspilprof.giovanniconferenza251108.jpgConferenza del Prof. Giovanni Federspil (Università di Padova) per il ciclo di conferenze "Evoluzione e Creazione", del Master in Scienza e Fede

Martedì 25 novembre 2008, dalle 15.30 alle 17.00

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma - Aula Masters

Link  conferenza
- Master in Scienza e Fede

Link
   eventi precedenti

Il gesuita che inventò l'astrofisica

da L'Osservatore Romano, 21  novembre 2008


Padre Angelo Secchi e il primo meridiano d'Italia

Il gesuita che inventò l'astrofisica

Tullio Aebischer


Roma è un tesoro di arte e custodisce vestigia antichissime, ma meno conosciuto è l'aspetto di città dedita alla scienza, e in particolare astronomica e geodetica. Sin dal XVII secolo sui palazzi delle famiglie nobili e sui conventi c'erano luoghi di osservazione del cielo, le specole. Uno di questi, la Torre dei Venti, si trova ancora oggi sui Palazzi Apostolici e fu resa famosa dalle prime discussioni sulla riforma del calendario di Papa Gregorio XIII.

    In questa attività è da porre in risalto il ruolo del Collegio romano che, diretto dai gesuiti sin dal XVI secolo, ben presto divenne un centro molto importante degli studi sia naturali che matematici. ...
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domenica, novembre 16, 2008

Newsletters SRM html


Aggiornamento Newsletters SRM versione html
 
Ad oggi abbiamo pubblicato le versione html delle Newsletters SRM, dal n. 86 al n. 38.
Nelle prossime settimane proseguiremo l'aggiornamento fino al n. 1
 
 
 
Per eventuali informazioni o per ricevere la Newsletter SRM, è sufficiente inviare un messaggio a pcentofanti@gmail.com, oppure contattare il 0039-3386284135, oppure, tramite skype, paolo.centofanti.

Prossimi Eventi, Master in Scienza e Fede

galileo galilei lowres.JPGGalileo and the Inquisition. Legend and History

Conferenza del Prof. William E. Carroll (Aquinas Fellow in Theology and Science, Blackfriars University of Oxford), per il corso "Scienza, filosofia e teologia: un dialogo possibile?" del Master in Scienza e Fede

Martedi 18 novembre 2008, dalle 15.30 alle 17.00

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma - Aula Masters

Link 
conferenza
- Master in Scienza e Fede

Prossimi Eventi, Master in Scienza e Fede

galileogalilei.jpgGalileo scienziato e credente
Conferenza di
Mons. Melchor Sánchez de Toca (Vaticano) per il ciclo di conferenze Scienziati e Credenti del Master in Scienza e Fede
Martedi 18 novembre 2008, dalle 17.10 alle 18.40
Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Roma - Aula Masters

Link  conferenza
- Master in Scienza e Fede

venerdì, novembre 14, 2008

Newsletter SRM n. 86

Pubblicata la nuova Newsletter SRM n. 86 - italiano.

La newsletter SRM può essere consultata o scaricata online, in formato html (solo testo), o formato pdf (con immagini), a questo link.



Indice Newsletter SRM n. 86


John Polkinghorne e le contraddizioni dello scientismo


P. José Fu­nes: l'astronomia come "strumento per avvicinarci al Creatore"


Una nuova evoluzione umana come conseguenza delle nuove tecnologie ?


"Quando l'Homo sapiens inventò la cultura"


Stanley L. Jaki: nessuna incompatibilità tra religione e darwinismo, se questo si libera della componente ideologico-materialistica


Fiorenzo Facchini: conciliabilità e armonia tra evoluzione e creazione


Recensioni
"La variabile Dio", di Riccardo Chiaberge


L'astrofisico Piero Benvenuti: tra creazione ed evoluzione un conflitto inesistente


Eventi Recenti:
  • Presentazione del libro "La sindone: una sfida alla scienza moderna", di Giulio Fanti
  • Giornata di studi su Evoluzione e Creazione
Prossimi Eventi:
  • Galileo and the Inquisition: Legend and History
  • Galileo scienziato e credente
  • "Persona, cultura della morte e cultura della vita
Per informazioni pcentofanti@gmail.com
 
 
 

lunedì, novembre 10, 2008

Newsletters SRM html

Abbiamo inziato a pubblicare le versioni html (solo testo, senza immagini) delle Newsletter SRM e Newsletter SRM speciali, che speriamo possano essere utili per coloro che non vogliano scaricare files, o vogliano accedere alle newsletter anche quando non sono disponibili connessioni internet veloci.
 
Attualmente abbiamo pubblicato Newsletters fino alla n.47, Newsletter Speciale Visita di Papa Benedetto XVI a La Sapienza, Newsletters speciali Ontogeny and Human Life I e II.
 
Tutte le Newsletters pubblicate, pdf o html, sono consultabili a questo link.
 
 
Per eventuali informazioni o per ricevere la Newsletter SRM, è sufficiente inviare un messaggio a pcentofanti@gmail.com, oppure contattare il 3386284135, oppure, tramite skype, paolo.centofanti.
 

venerdì, novembre 07, 2008

SRM Newsletter n. 85

Pubblicata Newsletter SRM n. 85, italiano.

La newsletter è consultabile in forma testuale (html), o scaricabile (pdf con immagini) dal sito SRM (www.srmedia.org) a questo link
 


Indice di questo numero


Papa Benedetto XVI: nessuna opposizione tra fede e scienza
Il discorso del Pontefice all'udienza per i partecipanti all'Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze.

L'Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze
"Approcci scientifici sull'evoluzione dell'universo e della vita"

Pubblichiamo notizie su alcuni degli interventi.
 
L'introduzione di Werner Arber e di Nicola Cabibbo
Il prof. Werner Arber e il prof. Nicola Cabibbo
 
Mons. Sanchez Sorondo: la stessa Bibbia presenta un mondo in divenire
Il Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, intervistato dalla Radio Vaticana, ha nuovamente affermato la piena compatibilità tra teorie evolutive e Creazione, e tra scienza e religione.
 
L'intervento del cardinale Christoph Schönborn
L'arcivescovo di Vienna ricorda il pensiero del Santo Padre sul rapporto tra Creazione ed evoluzione


Segnalazioni:
 
Il boomerang di Einstein
Luigi Dell'Aglio, Avvenire, 29.10.2008

Il fisico Hawking dal Papa per difendere l'evoluzionismo
Maria Antonietta Calabrò, Corriere della Sera, 31 ottobre 2008, p. 21

L'origine del mondo ? La spiegheremo noi
Abstract del discorso di Stephen Hawking

Creazione, il Papa cita Galileo. «Compatibili scienza e fede»
Benedetto XVI riceve Stephen Hawking in Vaticano.
Maria Antonietta Calabrò, Corriere della Sera, 1 novembre 2008


 
Edward O. Wilson: un'alleanza tra scienza e religione per proteggere il Creato
L'invito del biologo di Harvard a difendere il Creato

 
Prossimi Eventi:

Master in Scienza e Fede:  L´origine dell'uomo dal punto di vista scientifico
Conferenza di Don Elio Gentili, direttore del Museo scientifico–naturalistico Antonio Stoppani, per il ciclo di conferenze "Evoluzione e creazione" del Master in Scienza e Fede
 
Scienza e Fede nell'età di Galileo
Seminario per il ventennale della beatificazione di Niels Stensen 
 
"MS – In viaggio con Darwin"
Rassegna organizzata dal Comune di Massa per celebrare il bicentenario della nascita di Charles Darwin.
 
"Cosmologia e teologia-oggi percorsi paralleli e convergenti"
Conferenza del prof. Piero Benvenuti
 


Per informazioni:
pcentofanti@gmail.com - direttore@srmedia.org    
skype: paolo.centofanti
0039-3386284135

www.srmedia.org 
www.srmediait.blogspot.com

lunedì, novembre 03, 2008

L'intervento del cardinale Christoph Schönborn

L'arcivescovo di Vienna ha ricordato il pensiero del Santo Padre sul rapporto tra Creazione ed evoluzione, dal discorso per il Simposio "Fede Cristiana e Teoria dell'Evoluzione"   (Roma, 1985), all'intervento  alla Sorbona di Parigi nel 1999, allo SchulerKreis tenutosi a Castel Gandolfo nel 2006, alla lectio magistralis di Regensburg, nello stesso anno.  ...  link  SRM

Mons. Sanchez Sorondo: la stessa Bibbia presenta un mondo in divenire

Il Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze ha nuovamente affermato la piena compatibilità tra teorie evolutive e Creazione, e tra scienza e religione.

"La Chiesa - ha affermato - è aperta a quello che dice la scienza, anzi le interessa moltissimo. Non può non essere interessata a quello che dice la scienza, giacché tratta della natura". La Chiesa quindi "ha sempre inteso che la natura è creata da Dio, anche perchè noi uomini siamo parte della natura, almeno con il corpo". La prova di questo interesse "è che la Chiesa mantiene un'accademia delle scienze da 400 anni".   ... link  SRM

domenica, novembre 02, 2008

Papa Benedetto XVI: nessuna opposizione tra fede e scienza

PapaBenedettoXVI-5 lowres.JPGIl Pontefice lo ha affermato nel suo discorso per l'udienza ai partecipanti all'Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. ...
Link  SRM

martedì, ottobre 21, 2008

Scientific Insights into the Evolution of the Universe and of Life


scientific insights into the evolution of the universe and of life lowres.JPGQuesto il titolo della prossima Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, che si svolgerà dal 30 ottobre al 4 novembre 2008 nella Città del Vaticano.

Parteciperanno tra gli altri Werner Arber, Nicola Cabibbo, Luca Cavalli Sforza, F. Collins, G. Cottier, C. de Duve, J. Funes, C. Schönborn, F. Facchini, S. Hawking, M. Heller, S.L. Jaki, M. Rees.

E' prevista un'udienza con il Santo Padre, Benedetto XVI.

Link evento, SRM -
presentazione e programma, www.vatican.va

Galileo, Keplero e i gesuiti: i primi telescopi all'opera


galileo keplero e i gesuiti sigismondi 21.10.08 lowres.JPGConferenza del Prof. Costantino Sigismondi (Università di Roma La Sapienza), per il ciclo di conferenze " Scienziati e credenti" del Master in Scienza e Fede.

Abstract: Keplero sostanzia dal punto di vista teorico il telescopio galileiano ... . Segue l'osservazione di Giove con i pianeti Medicei con un telescopio galileiano.

Martedì 21 ottobre 2008, dalle 17.10 alle 18.40,
Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Aula Masters

Link Conferenza - Master in Scienza e Fede

domenica, ottobre 19, 2008

Newsletter SRM in formato testuale

Dal numero 82 abbiamo iniziato a pubblicare la Newsletter SRM anche in formato html, solo testo, sia per facilitare la lettura della Newsletter a chi avesse una connessione (anche temporaneamente) non particolarmente veloce, sia a chi comunque preferisca la versione html allo scaricamento di files pdf.

La Newsletter sarà quindi pubblicata nelle due versioni; come sempre, è riproducibile da chiunque, purché venga citata la fonte (SRM,
www.srmedia.org) e non ne vengano alterati i contenuti, o comunque collocati in contesti non appropriati.
Siamo disponibili per qualsiasi informazione o chiarimento su questi ed altri aspetti, scrivendo a
pcentofanti@gmail.com.

Abbiamo anche iniziato a pubblicare gradualmente in formato html i numeri precedenti (attualmente fino alla n. 64)

Link
SRM NewslettersSRM Newsletter n. 82 - sito web SRM

venerdì, ottobre 17, 2008

Papa Benedetto XVI "La fede non teme la scienza. Le offre un'etica per l'uomo"

L'Osservatore Romano pubblica l'intervento del Pontefice al Convegno "Fiducia nella Ragione", inaugurato ieri nella Sala Clementina del Vaticano, e che si svolge fino a sabato 18 ottobre presso la Pontificia Università Lateranense.

Papa Benedetto XVi ha dichiarato che "a dieci anni di distanza, uno sguardo attento all’Enciclica Fides et ratio permette di coglierne con ammirazione la perdurante attualità", e che l’Enciclica "si caratterizza per la sua grande apertura nei confronti della ragione, soprattutto in un periodo in cui ne viene teorizzata la debolezza".

Nell'enciclica, il suo compianto predecessore "Giovanni Paolo II, sottolinea invece l’importanza di coniugare fede e ragione nella loro reciproca relazione, pur nel rispetto della sfera di autonomia propria di ciascuna".

link
Osservatore Romano

giovedì, ottobre 16, 2008

SRM Newsletter n. 82

L'Evoluzione umana è completata ?
La teoria di Steve Jones

Luca e Francesco Cavalli Sforza: “attenzione a parlare di capolinea”

Evoluzione e creazione, terreno d'incontro tra la scienza e la fede
Fiorenzo Facchini su Avvenire

L'impatto di una possibile forma di vita extraterrestre sulla religione
Il CTNS pubblica uno studio interreligioso

Sir Brian Heap: per i cambiamenti climatici dobbiamo utilizzare la corretta informazione
Conferenza presso il Pontificio Consiglio della Cultura, STOQ

Religione naturale e religione rivelata
Confronto a Bergamo Scienza

Computer o software “pensanti”?
Test di Turing all'Università di Reading

Premio SEFIR 2008
Il Premio organizzato dall'Area di ricerca SEFIR dell'ISSR Ecclesia Mater di Roma


Libri

  • "El hombre y el animal: nuevas fronteras de la antropología"
    di Leopoldo Prieto López, LC
  • The Relationship Between Science and Philosophy: New Opportunities for a Fruitful Dialogue
    Atti del Workshop STOQ alla Domus Sanctae Marthae 7-8 aprile 2006, curati dal prof. Gennaro Auletta


Eventi Recenti

  • Scienza e Fede
    Convegno organizzato l'11 ottobre a Santa Flavia dal Rotary Club di Bagheria
  • Scienza, filosofia e teologia: un dialogo possibile ?
    Iniziano le lezioni del Master in Scienza e Fede, con la prima lezione del corso di P. Rafael Pascual LC
  • P. Angelo Secchi, S.J., sacerdote e scienziato
    Lo scorso martedì 14 ottobre si è svolta la conferenza di P. Sabino Maffeo SJ


Prossimi Eventi:

  • La scienza e la teologia di fronte alla Sindone
    Inizia il corso di P. Gianfranco Bernenni per il Master in Scienza e Fede
  • “Fiducia nella Ragione”
    Convegno per il X anniversario dell'Enciclica Fides et ratio
  • Scientific Insights into the Evolution of the Universe and of Life
    Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, Città del Vaticano
  • Galileo, Keplero e i Gesuiti: i primi telescopi all’opera
    Conferenza del Prof. Costantino Sigismondi
  • Torricelliane 2008
    Nel quarto centenario della nascita di Evangelista Torricelli, città di Faenza

Link Newsletter SRM n. 82

mercoledì, ottobre 15, 2008

L'impatto di una possibile forma di vita extraterrestre sulla religione

Il CTNS pubblica uno studio interreligioso

Nel mese di agosto il CTNS (Center for Theology and the Natural Sciences at the Graduate Theological Union - Berkeley, CA) ha annunciato la pubblicazione del “Peters ETI Religious Crisis Survey of 2008”, un sondaggio realizzato dal dr. Ted Peters (CTNS, professore al Pacific Lutheran Theological Seminary) su un campione trasversale (cattolici, protestanti, ortodossi - mormoni, ebrei, musulmani e buddisti) ... leggi tutto

L'Evoluzione umana è completata ?

La teoria di Steve Jones

“L'evoluzione dell'uomo si è conclusa”, questa la teoria del professor Steve Jones, biologo allo University College London, esposta in un meeting scientifico nei giorni scorsi, e pubblicata dal Daily Telegraph.

A determinare quello che sarebbe un vero e proprio “blocco” dell'evoluzione umana ... leggi tutto

Luca e Francesco Cavalli Sforza: “attenzione a parlare di capolinea”

I due genetisti, pur sorpresi dall'ipotesi di Jones, preferiscono “esaminare le argomentazioni”, e partendo dal punto di vista genetico, spiegano che in realtà i figli di padri anziani non abbiano più probabilità di evoluzione, ma di difetti e anomalie genetiche. La stessa evoluzione “è guidata da alcuni fattori fondamentali”: principalmente “da chi si riproduce e da quanto si riproduce, cioè da quanti figli ha”, perché “solo chi si riproduce trasmette i suoi caratteri ai figli”. ... leggi tutto

Evoluzione e creazione, terreno d'incontro tra la scienza e la fede

di Fiorenzo Facchini

L'antropologo bolognese precisa su Avvenire alcuni concetti fondamentali e spiega che in vista del 2009, anno di Darwin e di Galileo, è opportuno riflettere sui “concetti di evoluzione e creazione” e su come “vengono variamente intesi e usati, a volte in modo contrapposto, altre volte indebitamente mescolati, mentre dovrebbero integrarsi in una visione unitaria delle conoscenze”.

Per prima cosa, “occorrerebbe intendersi sul termine creazione, usato da vari cosmologi e biologi
... leggi tutto

Sir Brian Heap: per i cambiamenti climatici necessaria una corretta informazione

"Le persone che lavorano nel campo dei cambiamenti climatici, pensano che possa esservi una possibilità che abbiamo sottostimato i pericoli e i rischi potenziali, e che perciò dobbiamo essere molto attenti ad utilizzare la corretta informazione, per il futuro."

Lo ha dichiarato Sir Brian Heap alla conferenza organizzata dalla Pontificia Università Gregoriana presso il Pontificio Consiglio della Cultura, l'8 ottobre scorso.

Pubblichiamo su YouTube anteprima dell'intervista realizzata da Paolo Centofanti, SRM, che verrà pubblicata integralmente questi giorni.

Link SRM YouTube

venerdì, ottobre 10, 2008

La Sindone: nuove scoperte storiografiche, e il parere di alcuni studiosi

30 Giorni, nel numero giugno/luglio 2008, ha pubblicato una sezione sulla Sindone, con articoli e interviste.


"L'immagine del volto di Gesù"
Anna Benvenuti, ordinaria di Storia Medievale all’Università di Firenze, analizza vari aspetti legati alla Sindone e alle ricerche scientifiche e storiche su di essa, tra cui il suo valore iconografico-simbolico ...
leggi tutto


"Indizi del trionfo della Sua passione"
L'articolo, di Lorenzo Bianchi, del CNR, è principalmente incentrato sulle novità per la datazione al radiocarbonio 14, e in particolare le recenti dichiarazioni di Christopher Bronk Ramsey, attualmente ...
leggi tutto


"Piccoli indizi della risurrezione di Gesù"
Lorenzo Bianchi presenta gli studi scientifici, e le coincidenze storiche e con i testi dei Vangeli, che sembrano rendere fortemente probabile l'autenticità della Sindone, la quale, come scrisse Papa Giovanni Paolo II ...
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"Dati che pongono domande"
In una intervista, Emanuela Marinelli, naturalista, partendo dalla scoperta sulla Sindone nel 1977 da parte del dottor Max Frei di polline di specie vegetali presenti solamente in Medio Oriente, parla delle tipicità del tessuto, delle ...
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giovedì, ottobre 09, 2008

Mons. Facchini: La scimmia è nuda, però la differenza resta

Editoriale su L'Avvenire
L'antropologo commenta "La Scimmia Nuda", la mostra multimediale che si propone di analizzare in modo interdisciplinare e presentare la storia naturale dell'uomo, sulla base delle teorie evolutive, in particolare leggi

Arno Penzias: "La religione spiega e la scienza descrive"

In una intervista per Il Giornale, Arno Penzias, premio Nobel per la fisica nel 1978, spiega che i limiti della scienza sono "la coerenza con se stessa", e ciò che non è possibile conoscere. "La fisica – esemplifica - spiega gran parte del mondo e di ciò che succede dopo ... leggi

La riflessione di Joseph Ratzinger sull'evoluzione

Pubblichiamo su SRM un articolo del prof. Gennaro Auletta sul pensiero di Papa Benedetto XVI riguardo l'evoluzione biologica.
Partendo da discorsi e interventi del Pontefice su questo tema, ne analizza alcune preoccupazioni come ... leggi tutto

Per Mons. Rino Fisichella la ricerca scientifica deve essere libera, ma non libertaria

Questo uno dei concetti chiave dell'intervento del presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in apertura del convegno "L'importanza della scienza oggi - fede e religione sul banco di prova". "La scienza - ha affermato - è "una conquista positiva", e "per definizione, è conoscenza certa", ... leggi tutto

"L'importanza della scienza oggi - fede e religione sul banco di prova"

Convegno organizzato a Roma da Fondazione Carl Friedrich von Weizsäcker, Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede e Associazione Carl Friedrich von Weizsäcker "Conoscenza e responsabilità", presso la Pontificia Università ...
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La scomparsa di Giuseppe Bassani

E' scomparso in questi giorni Giuseppe Bassani. Fisico e credente, era convinto che la ricerca scientifica sia fondamentalmente una ricerca della verità ultima, e che tale verità non sia quindi raggiungibile dalla scienza in sé, ma, come aveva affermato al Meeting ... leggi

Ostensione della Sindone nel 2010. Due mostre a Torino e il percorso dei pellegrini

In preparazione dell'ostensione della Sindone decisa da Papa Benedetto XVI per il 2010, saranno allestite al Duomo di Torino due mostre, curate dalla Compagnia di San Paolo e dalla Curia, ed è stato anticipato il percorso che dovranno seguire i pellegrini ... leggi tutto

Models of Bioethics, Fernando Pascual, L.C.

Models of Bioethics, Fernando Pascual, L.C.

Nuova pubblicazione Master in Scienza e Fede, per la STOQ Project Research Series, 7

Libreria Editrice Vaticana;
ISBN: 978-88-209-8038-2;
pagg. 153 - formato: 17x24, agosto 2008, €8,50

link
scheda, SRM - scheda, Master

lunedì, ottobre 06, 2008

Il prof. Antonino Zichichi: la scienza dimostra che non siamo figli del caos

“C’è una logica rigorosa che regge l’universo, sia in grandi dimensioni che nelle più piccole componenti”, e che ci mostra che “non siamo figli del caos”, ha affermato il prof. Zichichi; e “se c’è una logica, un ordine, nella natura, allora, la domanda è: chi è l’autore, l’ordinatore ?”

...
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Iniziano le lezioni del Master in Scienza e Fede

Il 14 ottobre, con la prima lezione del corso “Scienza, filosofia e teologia: un dialogo possibile ?”, di P. Rafael Pascual LC, Decano della Facoltà di Filosofia e direttore del Master, e con una conferenza di P. Sabino Maffeo (Osservatori Vaticani), iniziano le lezioni per l'anno accademico 2008/2009.

Il master, che dura due anni e ha una particolare struttura ciclica, in modo da accogliere studenti all'inizio di ogni semestre, è attivato nell'ambito della facoltà di Filosofia dell'ateneo, ed è parte del progetto
STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest), coordinato dal Pontificio Consiglio della Cultura e sostenuto dalla John Templeton Foundation.

Il corso “Scienza, filosofia e teologia: un dialogo possibile ?” nel 2006 è stato insignito del prestigioso CTNS Science and Religion Course Program Award
Oltre alle lezioni e alle conferenze, il master organizza eventi, visite guidate a strutture e istituzioni scientifiche, collaborazioni.

SRM è un gruppo di studio attivato all'interno del master, e partecipa al progetto STOQ.

Link
Master - Link programma 2008/2009

martedì, settembre 23, 2008

La riflessione di Joseph Ratzinger sull’evoluzione

di Gennaro Auletta

Joseph Ratzinger (se mi è concessa tale espressione per comprendere qui sia i suoi lavori quando era ancora Cardinale, sia i suoi interventi come Capo della Chiesa) si è pronunciato sul tema dell’evoluzione diverse volte e testimoniando una riflessione molto articolata.

In particolare, farò qui riferimenti a cinque interventi: Il primo è un intervento alla Süddeutsche Rundfunk nel 1968; il secondo la prefazione a un libro curato da R. Spaemann, R. Löw, P. Koslowski e intitolato Evolutionismus und Christentum (Weinheim, VHC, 1986); il terzo un discorso tenuto il 27 novembre 1999 alla Sorbona (per il testo inglese vedi pagina web
http://www.zenit.org/article-13872?l=english).

Tutti e tre i testi si trovano riportati più o meno per esteso nella prefazione che il Cardinale Schönborn ha scritto al libro Creazione ed Evoluzione. Un convegno con Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo, curato da S. O. Horn e S. Wiedenhofer, Bologna, Edizioni Dehoniane, 2007.

Nello stesso libro si trovano gli altri due testi cui farò riferimento: il quarto è un breve commento che Benedetto XVI fa all’interessantissima relazione di Peter Schuster a Castel Gandolfo (p. 143); il quinto è un intervento di Benedetto XVI su tutte e quattro le relazioni (pp. 153-56).

Vorrei partire in particolare dagli ultimi due interventi. Essi sono mossi da una duplice preoccupazione: quella di interpretare correttamente il dialogo tra scienza e filosofia e quella di valutare propriamente i limiti della teoria evoluzionistica. Per quanto concerne il primo punto, ...
link testo completo, SRM

mercoledì, settembre 17, 2008

Mons. Ravasi: teorie evolutive e religione sono compatibili

Un messaggio che potrebbe sembrare sorprendente a chi non conosca le posizioni del Magistero della Chiesa cattolica nei confronti delle teorie evolutive, e pensi che la Chiesa e i cattolici siano ancorati a un creazionismo letterale e inconciliabile con le evidenze degli studi biologici ed evolutivi.

Lo ha affermato Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nel suo intervento alla conferenza stampa (ospitata dalla Sala Stampa Vaticana) di presentazione del Convegno STOQ 2009 "L'evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l'Origine delle specie".

Il Presidente del Pontificio Consiglio, collegandosi alle dichiarazioni di questi giorni della Chiesa Anglicana, che dichiarava la necessità e volontà di esprimere le proprie scuse a Darwin, ha affermato (
ANSA) la possibilità di un nuovo dialogo tra biologia e fede, e più in generale tra le scienze e la teologia, e di superare vecchie contrapposizioni dovute, da entrambe le parti, spesso più ad esasperazioni di posizioni nette, ed ai fondamentalismi che spesso hanno caratterizzato alcuni scienziati stessi, tra cui in particolare proprio molti teorici dell'evoluzione.Alla conferenza, presieduta da P. Federico Lombardi SJ, hanno preso parte P. Marc Leclerc, il Prof. Gennaro Auletta, il prof. Alessandro Minelli, e, in rappresentanza della Notre Dame University (Indiana, USA), presso la quale si svolgerà in contemporanea il Congresso, previsto dal 3 al 7 marzo 2009 presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma

Pubblichiamo il comunicato stampa STOQ / Pontificio Consiglio della Cultura, e alcuni links di notizie pubblicate oggi.


Link
ANSA - ICN News - Radio Vaticana - Osservatore Romano

Link Evolution Rome 2008 - STOQ Project - Università Gregoriana - John Templeton Foundation


COMUNICATO STAMPA


Presentato il convegno internazionale "L'evoluzione biologica: fatti e teorie"

EVOLUZIONE: RAVASI, "NON È INCOMPATIBILE COL MESSAGGIO DELLA BIBBIA"


"Non c'è incompatibilità a priori tra le teorie dell'evoluzione ed il messaggio della Bibbia e della teologia". A ribadirlo è stato oggi mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, presentando il convegno internazionale "L'evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l'Origine delle specie", di Charles Darwin, che si svolgerà dal 3 al 7 marzo 2009 a Roma, organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana e dalla Notre Dame University (iscrizioni su www.evolution-rome2009.net).

L'iniziativa nasce nell'ambito del Progetto STOQ, ovvero Scienza, Teologia e Questione ontologica, al quale partecipano sette Università pontificie, coordinate dal Dicastero vaticano. Un progetto teso a costruire un ponte tra scienza e teologia. Scienziati di varie discipline e filosofi - credenti e non credenti - chiamati da tutto il mondo, insieme a teologi, faranno il punto sulle teorie evoluzionistiche, sgombrando equivoci e dubbi.

"Darwin non è stato mai condannato dalla Chiesa, e l'Origine delle specie non è all'indice – ha proseguito Ravasi - ma soprattutto ci sono stati sulla teoria dell'evoluzione pronunciamenti significativi da parte del magistero ecclesiale. Sarà interessante seguire questo Congresso internazionale, perché cerca in tutti i modi di intrecciare in armonia da un lato la parte scientifica, che avrà un grande rilievo nei primi giorni, con la parte filosofica e la parte teologica".

Ravasi ha anche citato l'"Humani Generis" di Pio XII, del 1950, in cui si afferma che la Chiesa "non proibisce" che la dottrina dell'evoluzione "sia oggetto di ricerche e discussioni"da parte di coloro che ne sono competenti "in tutti i campi", ed il "famoso discorso" pronunciato da Giovani Paolo II il 12 ottobre 1996 all'Accademia delle Scienze, in cui l'evoluzione non è più considerata "una mera ipotesi", ma una "teoria che si è progressivamente imposta all'attenzione della ricerca".

Tra i partecipanti del convegno internazionale del marzo 2009, non ci saranno esponenti dell' "Intelligent Design". Si tratta, come ha spiegato padre Marc Leclerc, docente di filosofia della natura alla Gregoriana, di coloro che, soprattutto negli Usa, hanno "contribuito" alla attuale "confusione", perché, "pur ammettendo il fatto massiccio dell'evoluzione delle specie, intende fare leve sulle insufficienze della teoria neodarwiniana per proporsi in qualche modo in spiegazione alternativa, allo stesso livello: come se solo il 'disegno intelligente' di Dio potesse spiegare i processi dell'evoluzione".

In questo modo, si arriva a confondere i "due piani distinti" della "finalità" e del "meccanismo".D'altro canto, come ha evidenziato Gennaro Auletta, direttore scientifico del progetto STOQ e docente di Filosofia della scienza alla Gregoriana, "un confronto sulla cruciale questione dell'evoluzione, tra scienziati, filosofi e teologi, non è una cosa del tutto irrilevante, e perfino coloro che usano la teoria dell'evoluzione in chiave anti-religiosa e anti-umanistica, proprio nel fare questo, dovrebbero riconoscerlo".

Bisogna "chiedere scusa" a Darwin per presunti errori della Chiesa nel passato, come ha fatto in questi giorni la chiesa anglicana?
"L'atteggiamento della Chiesa anglicana – ha risposto mons. Ravasi ai giornalisti, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno internazionale sull'evoluzione biologica – è curioso e significativo, lo stile è proprio di una mentalità un po' differente dalla nostra".

lunedì, settembre 15, 2008

L'Arcivescovo Gianfranco Ravasi: Lourdes disseta la sete di bellezza

Intervista con il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura

di Paolo Centofanti

CITTÀ DEL VATICANO, lunedì, 25 agosto, 2008 (ZENIT.org).- Quest'anno si celebra il 150° anniversario delle apparizioni della Vergine alla piccola Bernadette Soubirou. Papa Benedetto XVI si recherà in Francia visitando, dopo Parigi (dal 12 al 13 settembre), Lourdes e la grotta di Massabielle.

In concomitanza con le celebrazioni, cresce il numero di pellegrini che si recano al Santuario, al punto che l'Unitalsi ha dovuto organizzare un maggior numero di "treni bianchi".

Si moltiplicano poi gli eventi destinati a commemorare l'evento, come il Congresso internazionale “I pellegrinaggi: percorsi storici, percorsi di fede e percorsi geografici”, che si svolgerà a Roma dal 17 al 19 settembre.

Per saperne di più sulle iniziative in corso, e per una analisi del "fenomeno" Lourdes e del suo valore per i credenti e le Chiesa, ZENIT ha intervistato monsignor Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione dei Beni Culturali.

Un colloquio amichevole, in cui monsignor Ravasi ha colto l'opportunità per parlare dell'importanza del sacro e della figura mariana nell'arte, e anticipare alcune iniziative promosse dai Dicasteri da lui presieduti.


Quest'anno si festeggiano i 150 anni dalle apparizioni di Lourdes. Quali sono le iniziative più importanti e quali le vostre eventuali attività o collaborazioni?

Mons. Ravasi: Dobbiamo dire che noi, strettamente parlando, non possiamo coprire ciò che viene fatto da parte di altri Dicasteri vaticani, che su un evento di questo genere investono molto di più, perché un po' fa parte della loro missione.

Vorrei segnalare soltanto due elementi che sono caratteristici del nostro Dicastero e che mi permettono forse di parlare anche di un'altra delle attività che il Pontificio Consiglio della Cultura realizza. Da un lato, e questo è un dato soltanto direi di cronaca, ma significativo, il Legato Pontificio per queste celebrazioni è il mio predecessore, il Cardinale Paul Poupard; quindi abbiamo in un certo senso simbolicamente la nostra presenza, attraverso colui che è stato una persona fondamentale nella costituzione di questo Dicastero e nella sua vita.

Vi è una seconda considerazione che vorrei fare, anche se non è direttamente collegata a questo evento di Lourdes. Noi, attraverso un nostro dipartimento, e attraverso poi un altro Dicastero che presiedo, che è la Pontificia Commissione dei Beni Culturali, ci interessiamo molto dell'arte. E l'arte naturalmente ha un orizzonte molto vasto, pensiamo per esempio che cos'è l'iconografia.
Ecco, io penso che si potrà, nell'interno di questo ambito, favorire sempre di più un'arte sacra, che abbia in sé una componente importante che, lo sappiamo, è la componente mariana; pensiamo che cos'è nella storia dell'arte la figura di Maria.

Finalità per le quali lei, con i suoi Dicasteri, sta portando avanti progetti specifici...

Mons. Ravasi: Sì. Vorrei innanzitutto ricordare un'idea che ho in un certo senso lanciato, anche se non come Pontificio Consiglio della Cultura, ma come Pontificia Commissione dei Beni Culturali: la probabile presenza, non diretta ma parallela, alla Biennale di Venezia del prossimo anno.
Questa presenza della Santa Sede, che vorrei realizzare, ha proprio lo scopo di favorire una nuova arte che tenga conto anche dei grandi soggetti religiosi, ivi compreso il soggetto mariano, e non solo.
Perché il dialogo con l'architettura c'è: le chiese moderne vengono costruite effettivamente da grandi architetti a livello internazionale, quali Renzo Piano, Mario Botta, Kenzo Tange, Tadao Ando, Alvaro Siza e altri.
Però queste chiese nell'interno o sono spoglie, perché hanno soltanto l'architettura della luce, o hanno immagini di cattivo gusto, oppure hanno la presenza dell'artigianato soltanto, e non invece, come accadeva in passato, grandi opere d'arte.
Pensiamo alle grandi chiese del Cinquecento, dell'arte barocca, che avevano in sé la meraviglia dell'architettura, ma anche la presenza di artisti come Bernini, per esempio, oppure Tiziano, Veronese. Pensiamo alle grandi chiese veneziane, quali presenze altissime hanno, dal punto di vista della storia dell'arte.
Ecco, io vorrei, attraverso questo esperimento che vogliamo realizzare con la Biennale di Venezia, sollecitare i grandi artisti contemporanei. Faccio solo qualche nome, per esempio negli Stati Uniti Bill Viola, Anish Kapoor per l'India, per l'Europa Jannis Kounellis.
Grandi artisti, che ritornino ancora a rappresentare le grandi immagini religiose, creando anche un interesse da parte della committenza stessa, cioè delle autorità ecclesiali, affinchè ripropongano ancora le grandi opere nell'interno delle loro chiese.

Un altro capitolo importante potrebbe essere poi anche il capitolo della cinematografia, in modo che ritorni ancora ad essere viva; una cinematografia che proponga non documentari di bassa qualità, ma che proponga per esempio il grande cinema, con le grandi domande. Pensiamo a nomi come Bergman, Bresson, Dreyer, o anche più vicino a noi Olmi, lo stesso Rossellini, che si era interessato di questi temi.
Come Pontificio Consiglio della Cultura abbiamo stimolato, costituito e favorito una scuola che porta il titolo di "Filmare l'invisibile", e che è attualmente a Guadalajara in Messico, e che ha sollecitato subito l'interesse della New York Film Academy e degli Universal Studios di Los Angeles; con entrambi ora siamo in collaborazione. Il che vuol dire che alla fine proporre una filmografia vuol dire sollecitare interessi molto maggiori di quanto si immagini.

Ecco forse l'arte potrebbe essere il modo per riproporre ancora la figura di Maria, ma anche la figura delle grandi immagini e dei grandi personaggi, a partire da Cristo naturalmente, della tradizione cristiana.

Qual è la specificità di Lourdes, e perché ancora oggi continua a essere così importante per i credenti ?

Mons. Ravasi: Penso alla devozione mariana, che sappiamo essere una delle componenti caratteristiche della tradizione, non soltanto cattolica; pensiamo al mondo ortodosso, oppure anche a Lutero che aveva scritto un Magnificat di grande intensità, e parlava spessissimo con rispetto della "dolce madre di Cristo".
Al di là di questo, dell'elemento cioè strettamente religioso, immediato, legato alla figura della Madonna, e al di là, dobbiamo dire, della speranza che alla fine il pellegrino ha (anche a volte una speranza di guarigione), penso che una componente importante sia il tema della spiritualità e della religiosità.
E' per questo che Lourdes, più che non certi altri luoghi di apparizioni più clamorose, basati più su idee quasi di tipo sensazionale, sia invece il ritorno alla coscienza, alla spiritualità, alla liturgia, alla conversione. Difatti, penso che le grandi celebrazioni liturgiche di Lourdes siano celebrazioni esemplari, sia per la musica, sia per i canti, sia per la partecipazione.
Ecco, forse i santuari devono diventare come un grande luogo di esemplarità della vita di fede, un grande luogo in cui si annuncia la fede. E forse la presenza così numerosa e variegata di pellegrini, può diventare l'elemento che fa tornare questi pellegrini nelle loro terre con una carica interiore più viva.


ZI08082505 - 25/08/2008Permalink:
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L'uomo per la cultura del Papa analizza il nuovo interesse per la Bibbia

Intervista all'Arcivescovo Ravasi in preparazione del Sinodo della Parola

di Paolo Centofanti


CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 31 luglio 2008 (ZENIT.org).- L'uomo per la cultura di Benedetto XVI, l'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, constata un rinnovato interesse per le Sacre Scritture e la volontà di sostenerne lo studio e l'analisi.

Lo testimoniano una recente indagine realizzata sulla conoscenza della Bibbia da parte dei fedeli e il progetto che ne vedrà a ottobre la lettura in tv, su Rai 1 (cfr. ZENIT, 3 luglio 2008).

I Sacri testi saranno declamati da Papa Benedetto XVI (che aprirà e chiuderà i 7 giorni continui di lettura), da esponenti delle comunità che basano la propria religione sul Vecchio Testamento (come il Rabbino Capo della Comunità Ebraica, Riccardo Di Segni) e dai fedeli che si iscriveranno online. L'iniziativa è organizzata in occasione del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio.

ZENIT ne ha parlato con monsignor Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione dei Beni Culturali, che ha spiegato il progetto e ha illustrato i risultati dell'indagine.

Nei mesi scorsi è stata presentata in Vaticano una ricerca sociale sulla Bibbia e la sua conoscenza. Può dirci quali sono state le motivazioni e quali sono gli obiettivi?

Monsignor Ravasi: Questa ricerca è stata effettuata dalla Federazione Biblica Cattolica internazionale, che è una istituzione a sé stante, che ha connessioni con il Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani.

E' una ricerca che è stata realizzata soprattutto in connessione con il Sinodo dei Vescovi, che quest'anno sarà dedicato proprio alla Bibbia.

Una ricerca che aveva anche il significato di fare il punto, dopo circa 40 anni dal Concilio Vaticano II, che aveva segnato quasi una sorta di riappropriazione della Bibbia da parte del mondo dei cattolici e della Chiesa Cattolica.

La Bibbia era certamente conosciuta anche precedentemente, soprattutto attraverso la liturgia, la catechesi, ma non in una maniera così sistematica e continua come è avvenuto dopo, soprattutto dopo quel documento fondamentale che è stato la Dei Verbum, questo testo sulla divina rivelazione del Concilio Vaticano II

Questo quindi era lo scopo principale, riuscire in qualche modo a testare la sensibilità nei confronti della Bibbia delle comunità ecclesiali di nove Nazioni, a cui si aggiungeranno tra poco altre quattro, in modo da poter avere una visione articolata e completa del rapporto tra la parola di Dio e le comunità.

Quali sono stati i risultati dell'indagine?
Monsignor Ravasi: Devo dire che i risultati sono stati molto articolati, proprio perché lo schema e la struttura dell'investigazione erano molto accurati, entrando anche in aspetti inediti, e la campionatura era molto vasta.

Possiamo veramente dire che sono risultati interessanti e fondati, sempre naturalmente con tutti i limiti che hanno queste rilevazioni.

Si potrebbero fare almeno due considerazioni su questa base, questo paniere enorme di dati.

La prima è che indubbiamente in alcuni Paesi rispetto ad altri c'è ancora una distanza notevole dal testo sacro, dalla Bibbia.

Facciamo solo un esempio di un modello di questa investigazione, che può diventare significativo.

Vi è per esempio la domanda sulla lettura di una pagina biblica nell'arco dell'ultimo anno.

Negli Stati Uniti è il 73% della popolazione ad aver letto un testo biblico nell'ultimo anno. Il che vuol dire quasi la totalità di tutti coloro che hanno abitudine alla lettura.

Dall'altra parte arriviamo invece ad esempio in Italia, e troviamo che soltanto un quarto dei lettori italiani ha preso in mano nell'arco dell'ultimo anno almeno una pagina biblica.

Questo è un esempio. Le risposte sono appunto molto variegate e in alcuni Paesi il cammino è molto lungo da fare.

Curiosamente, uno dei Paesi ultimi in assoluto, a sorpresa anche perché è un Paese cattolico di grandi tradizioni, ma che probabilmente segna veramente una sorta di iato con il suo passato, è la Spagna, che risulta quasi sempre ultima in questo approccio.

La seconda considerazione è che però c'è indubbiamente, in molti, il desiderio di ritornare a questo testo, soprattutto considerandolo non soltanto, come è ovvio per il credente, norma di vita, lampada per i passi nel cammino della vita (per usare una frase della Bibbia stessa), ma anche come grande testo della cultura; quello che si suol dire "il Grande Codice", usando questa espressione che era di un poeta e pittore inglese, William Blake, che è stata ripresa da grande critico canadese, Norton Frye, che l'ha fatto diventare il titolo di un suo saggio molto importante.

Grande Codice perché era il punto di riferimento della cultura.

E qui voglio citare un elemento molto significativo: in Italia un numero notevole di persone, il 63%, esige che nella scuola si inserisca la lettura della Bibbia.

Alcune settimane fa è stato presentato un progetto di lettura in televisione della Bibbia, può parlarcene?

Monsignor Ravasi: E' stato un progetto concepito soprattutto da Rai1, la quale ha voluto che in occasione del Sinodo dei Vescovi di ottobre vi fosse la possibilità di proporre in maniera integrale tutte le Scritture dell'Antico e del Nuovo Testamento.

Ad aprire questa lettura, che durerà un'intera settimana, giorno e notte, sarà il Papa stesso che leggerà in diretta la prima pagina in assoluto della Bibbia e delle Scritture ebraiche e cristiane, cioè il capitolo I della Genesi.

Questo testo verrà poi subito dopo letto in ebraico dal Rabbino Capo di Roma, in modo tale da avere anche la testimonianza della comunità che ha al centro le Scritture dell'Antico Testamento.

Poi ci saranno voci delle varie confessioni cristiane, e dopo le voci cristiane naturalmente vi saranno tutti coloro che ritenendo significativo il loro desiderio di proclamare questo testo lo leggeranno.

Naturalmente saranno dei brani già definiti, ci si iscriverà attraverso via informatica e si comincerà questo lungo itinerario che avrà al suo interno soprattutto questo scopo: cercare di proporre la Parola.

Una parola che risuoni solenne in mezzo alle molte chiacchiere che la stessa televisione offre, e che il nostro mondo attualmente usa, così da costituire quasi una specie di brusio, di rumore di fondo della civiltà contemporanea.

Queste invece sono parole che in qualche modo "incidono" ferite nell'abitudine, "incidono" messaggi, ed è per questa ragione che è significativo che la Parola sia letta in questa forma corale, in modo tale che non sia più concepita soltanto come una componente religiosa, ma sia una vera e propria testimonianza della cultura, della civiltà, dell'umanità.

Tant'è vero che qualora un non credente, un ateo, un agnostico o anche un musulmano o un appartenente ad un'altra religione desiderasse proclamare questa parola, non si esclude che lo possa fare.

L'importante è che appunto sia iscritto a questa lunga voce ininterrotta, che propone la Parola di Dio per i credenti, il grande testo della cultura e della civiltà occidentale per tutti.


ZI08073110 - 31/07/2008 Permalink: http://www.zenit.org/article-15164?l=italian

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domenica, settembre 14, 2008

Nuovo volume STOQ Project research Series

Fede, cultura e scienza. Discipline in dialogo

a cura di Mauro Mantovani e Marilena Amerise, con la collaborazione di Tomasz Trafny

Prefazione di S.E. Gianfranco Ravasi

Link scheda, indice e presentazione; SRM

LHC CERN: intervista esclusiva al Prof. Michelangelo Mangano

Di Paolo Centofanti, SRM

Il recente esperimento realizzato dall' LHC del CERN, a Ginevra, ha aperto nuove importanti prospettive, per comprendere le origini del nostro universo, ma è stato accompagnato da alcune polemiche e paure irrazionali, e da alcune confusioni sui contenuti e gli scopi, sia del test realizzato il 10 febbraio scorso, sia degli esperimenti che verranno realizzati nei prossimi anni.

Il Prof. Mangano, chiarisce i dubbi e alcune inesattezze, ed esprime, da laico non credente, le proprie opinioni sul possibile equilibirio e dialogo tra scienza e religione.


Quali sono gli obiettivi dell'LHC, in particolare dell'esperimento che si è svolto mercoledi scorso (il 10 settembre), e quali potrebbero essere le eventuali ricadute nella ricerca scientifica o eventualmente dal punto di vista pratico ?

Quello che è successo il 10 settembre non è direttamente collegato con quello che ci aspettiamo di ottenere dall' LHC (
www.cern.ch/lhc). Abbiamo realizzato un test tecnico per verificare che l'acceleratore funzioni come ci si aspetta: per la prima volta i protoni sono stati fatti circolare lungo tutta la lunghezza dell'anello.

Questo è il punto di partenza, ci sono già stati dei test nelle settimane passate, in cui è stata collaudata l'iniezione dei protoni nell'anello, però non era mai stato fatto il test completo.
Quindi abbiamo avuto protoni che circolavano solo in una direzione, e non vi sono nemmeno state collisioni, né i risultati di fisica che ci aspettiamo dall' LHC, ma appunto un test di preparazione.La fisica inizierà più tardi, probabilmente verso metà o fine ottobre, e quest'anno sarà limitata a verificare che gli esperimenti funzionino, che sia possibile raccogliere i dati, e non vi sarà un numero di collisioni sufficienti per poter estrarre nuovi risultati. Dall'anno prossimo invece comincerà tutto a regime completo.

Lo scopo dell' LHC è simile allo scopo di acceleratori precedenti, cioè esplorare la materia nelle sue componenti più fondamentali, andare a identificare quali sono le particelle elementari che compongono l'universo, e quali sono le forze, le interazioni che governano le loro relazioni.
In particolare, noi abbiamo già ovviamente una teoria completa che descrive tutti i fenomeni che possiamo osservare, dall'elettromagnetismo alle interazioni deboli, dalle forze responsabili della radioattività, alle forze forti che tengono assieme protoni e neutroni all'interno del nucleo.
Questo schema teorico, che si chiama “modello standard” fa in aggiunta una predizione molto precisa: l'esistenza di questa particella che si chiama il Bosone di Higgs e che all'interno del modello ha il ruolo di dare massa alle altre particelle.
Sappiamo già che l'elettrone, i quarks, i bosoni W, hanno una massa; all'interno della teoria questa massa segue un meccanismo, che si chiama il meccanismo di Higgs, che prevede appunto l'esistenza di questa particella.
Questa particella non è mai stata vista perché è pesante ed è molto rara la sua produzione; l' LHC viceversa ha una energia e una intensità sufficientemente elevate (intensità vuol dire il numero di interazioni e il numero di collisioni che si possono raggiungere tra particelle) che finalmente dovrebbe permetterci di scoprire il Bosone di Higgs.

Come mai il Bosone di Higgs è stata definita “la particella di Dio ?”

E' stato forse in parte un equivoco. Leon Lederman aveva scritto un libro sulle particelle, e aveva proposto un titolo considerato non sufficientemente colorito o sensazionalistico, e gli editori gli suggerirono questo nome.La realtà è che una connessione tra questa particella e Dio, non è possibile più che per altre particelle; questa è certamente una particella importante, ma non è la più importante. E' un'espressione nata per caso e che poi è rimasta nella letteratura e in un certo senso continua ad ossessionarci ancora oggi.

Si parla molto sia di presunti rischi di produzione di eventuali buchi neri, o “strangelets” (materia sconosciuta) sia comunque di paure irrazionali in questo senso da parte del pubblico

Qui ci sono due componenti.
I media ovviamente hanno cavalcato questa cosa, perché l'hanno visto come uno strumento per interessare i lettori, per generare un evento mediatico.
In qualche misura però la responsabilità è forse anche dei fisici teorici che spesso, quando comunicano con il pubblico, con la stampa, utilizzano un linguaggio che tende ad essere sensazionalistico. Devo dire che siamo stati anche guidati da esperti in comunicazione, per migliorare l'immagine che i fisici delle particelle hanno presso il pubblico, e sempre ci suggeriscono di usare questi termini grandiosi, queste analogie, queste metafore molto colorite; metafore appunto tipo “ricreare il Big Bang”, per esempio.
Queste idee sono entrate un po' nella cultura, e i fisici non si sono resi conto che dare un messaggio tipo: “con i nostri esperimenti riproduciamo il Big Bang”, oppure “con i nostri esperimenti creiamo nuove forme di materia”, “nuove particelle mai viste prima, sconosciute”, e così via, può effettivamente suscitare paura in chi ascolta.
Sentendo le stesse parole, gli stessi termini, usati da un biologo che mi dicesse “io con questo esperimento voglio creare nuove forme di vita”, io stesso mi preoccuperei, perché non so fino a che punto manipolando il DNA non si possa magari generare cose perverse, come una nuova forma di AIDS o di Ebola.
Però il linguaggio è lo stesso, e noi in un certo senso ci siamo sempre illusi che il pubblico riesca a vedere la differenza tra il manipolare la vita, manipolare la materia organica (che è un sistema molto complesso, e dunque molto meno facilmente predicibile), e manipolare viceversa le particelle elementari, che è quello che facciamo noi, dove il controllo su quello che risulta da un certo esperimento, è viceversa perfettamente definito e predicibile dalle regole della fisica.
Quindi: aver messo assieme una improprietà di linguaggio da parte nostra, la mediazione di qualche persona nel pubblico che ha colto l'occasione per trovare dei pericoli e alimentare queste paure, la stampa che poi le ha riprese.
Qui l'errore della stampa, dal mio punto di vista, è stato non sottolineare che questo non è un dibattito tra scienziati, ma è un dibattito che avviene tra scienziati, i quali uniformemente e unanimemente sono convinti che non c'è assolutamente nessun rischio, e alcune persone che non sono scienziati, che non hanno le credenziali per poter discutere con cognizione di questi argomenti, ma che viceversa si sono fregiati del titolo di scienziati, per dare più credibilità alle loro affermazioni.
Non è vero in altre parole che ci sia in corso tra scienziati, tra fisici, una discussione sugli eventuali rischi. La comunità scientifica è unanimemente convinta che questi rischi non ci siano, perché questi esperimenti sono stati preparati, studiati in dettaglio utilizzando la scienza e le fisica ben note, per giungere alla conclusione che appunto non vi è nessun rischio.

Le due persone che hanno sollevato il problema, tra l'altro, non avrebbero titoli scientifici, né alcuna esperienza professionale in questi ambiti ...

Nessuno dei due effettivamente ha alcuna esperienza scientifica documentabile: il fatto stesso che non abbiano mai scritto un articolo scientifico che sia stato pubblicato su una rivista scientifica, né individualmente né sottoponendolo a peer review, lo sottolinea.Purtroppo, con il web oggi tutti possiamo “diventare” “scienziati”, o “esperti”, scrivendo qualche riga e mettendola sul nostro sito web, e magari firmandoci come esperto di astrofisica.
Sul web non esiste la validazione, la certificazione delle sorgenti che ci può essere sul giornale, dove il giornalista prima di presentare un' informazione si preoccupa di capire quale sia la fonte. E la gente si spaccia per esperti, per scienziati, inventando persino affiliazioni con Università e Istituzioni, e a quel punto la gente viene indotta a credere di avere a che fare con degli esperti.

Come vede l'informazione sull'LHC e il CERN, e il modo in cui CERN e l'LHC stessi comunicano ? Cosa si potrebbe fare per migliorare le informazioni e le idee recepite dalle persone sulla fisica e sui vostri esperimenti ?

La parte scientifica della divulgazione sugli scopi di questi esperimenti è corretta; emerge da conversazioni che giornalisti hanno con noi del CERN (
www.cern.ch/), da nostre interviste, e quindi vengono riportate informazioni corrette e utili.
In un certo senso siamo tutti ben felici della grande esposizione che stanno avendo le nostre iniziative sui media; dispiace però che vi sia questa idea sensazionalistica e questa paura di presunti rischi.
Quello che ci auguriamo è che, passata questa fase di panico, la gente dimentichi questi aspetti, e magari torni a focalizzarsi sulla componente scientifica.

Noi facciamo moltissima divulgazione e cultura della scienza e della fisica: lo facciamo ad esempio attraverso i nostri contatti e attività con le scuole; al CERN abbiamo programmi di stage, che durano da una a tre settimane, per professori di fisica dei licei, che vengono da tutto il mondo, e ai quali raccontiamo le ultime novità della scienza; questo chiaramente ha un grande impatto, perché ogni professore poi ha accesso a tanti studenti, ai suoi colleghi, ai nostri siti web del CERN, che contengono in realtà tutte le informazioni necessarie, per esempio per rispondere a queste accuse sui pericoli.
E abbiamo appunto anche una pagina web sulla sicurezza, dove vi sono anche documenti in cui punto per punto viene dimostrata la fallacia di queste accuse.Diciamo che cerchiamo di fare il nostro meglio, però d'altra parte il nostro compito è quello di fare la fisica.
Io per esempio, che sono profondamente coinvolto in questa questione, dove è più di un anno ormai che lavoro a tempo pieno, non ho più tempo di fare fisica, passo il tempo a leggere i blogs, a guardare in giro cosa succede, se c'è qualche novità.
E oggi non possiamo permetterci di rispondere ad ogni blog e spiegare come stanno le cose.
Ci vuole quindi un minimo di sacrificio e impegno anche da parte della gente, per informarsi meglio, e non fermarsi a qualche notizia sensazionalistica, e senza basi concrete.
Purtroppo, che una grande rivista o un grande giornale pubblichi un giorno un articolo di due pagine, in cui si spiega come stanno le cose, è utile per quel giorno, ma c'è il rischio che la settimana dopo, se esce un'altra di queste notizie ad effetto, le persone si dimentichino completamente delle argomentazioni scientifiche della settimana precedente, e si ricomincia da zero.
La memoria del lettore purtroppo è molto molto breve, per la scienza così come per tanti altri eventi che sono pubblicati sui giornali.

Come vive la sua realtà di scienziato italiano che lavora all'estero da molti anni ?
Io sono in Svizzera da quindici anni, è un periodo molto lungo che sono via dall'Italia.
E' necessario però considerare la nostra comunità: la comunità dei fisici delle alte energie, dei fisici delle particelle, che è molto diversa dalla comunità per esempio dei biologi, dei ricercatori in campo medico, forse anche in campo economico. Perché siamo veramente una grande comunità: un numero di persone abbastanza piccolo, che lavora su progetti comuni che hanno sede in questi grandi laboratori internazionali, come può essere il CERN, o come può essere FermiLab (
www.fnal.gov). Ed è per questo che manteniamo i contatti tra noi; io ho lavorato per molti anni al Fermi Lab (Illinois, USA), dove però vi sono centinaia di italiani che lavorano, e dunque si crea un legame che poi resta; il fatto di essere un italiano che lavora al Fermi Lab, vuol dire poi partecipare alle conferenze organizzate in Italia per gli italiani, perché si è invitati, perché si condivide la lingua, perché partecipano ex colleghi di università.
Magari invece il biologo lavora con team più ristretti, e quando va a lavorare in qualche laboratorio americano, poi costruisce li il suo gruppo, e la sua attività, che in alcuni casi può essere addirittura in competizione con le attività di ricerca che si svolgono in Italia.
Quindi è importante soprattutto questo: le modalità di lavoro; come opera la nostra comunità, che è molto più internazionale, molto più aperta, con scambi molto più frequenti; il fatto stesso che proprio noi fisici abbiamo per così dire inventato il Web, è perché volevamo uno strumento per rendere ancora più semplice lo scambio di informazioni e la collaborazione, anche a grandi distanze.
Quindi in fondo non pensiamo al fatto che siamo lontani; chi ci pensa e chi evidentemente ne soffre, sono semmai le nostre famiglie; loro si, sono sradicate, e devono seguire quelli di noi che sono lontani per fare il loro lavoro.
Ma nel nostro lavoro non siamo isolati; è la vita personale, eventualmente, che ci fa sentire lontani. Vi sono poi tanti italiani, spesso associati ad università italiane, e quindi comunque legati e attivi nel paese d'origine, che però passano tra i tre e i cinque mesi all'anno (ad esempio quando non devono insegnare) sul proprio esperimento che sta a Chicago, e anche in questi casi c'è un certo sradicamento.
Altra cosa importante da dire è che in Italia, fortunatamente per la nostra comunità, la fisica è veramente all'avanguardia. Noi siamo all'avanguardia, con tutti i nostri colleghi, quindi non è che uno “scappa” e va negli Stati Uniti perché in Italia mancano le risorse; in Italia le risorse sono molto buone, abbiamo i fondi per viaggiare, per partecipare ad iniziative importanti, grandi esperimenti come quelli del CERN; quindi si può fare benissimo fisica a questi livelli, forse non vivendo in Italia, ma certamente associati alle istituzioni italiane.
E in Italia abbiamo anche importanti laboratori, come Frascati, dove si realizzano esperimenti che a loro volta attraggono fisici dall'estero: dalla Germania, dal Giappone, dall'America, per dirne alcuni; quindi abbiamo un privilegio, la possibilità di fare tranquillamente ricerca ad altissimo livello, al livello più alto possibile, mantenendo i legami e in parte anche la presenza in patria.

Come potrebbe dal suo punto di vista il lavoro dello scienziato essere reso più comprensibile al grande pubblico ?
Senz'altro con uno sforzo migliore, da parte nostra, nel comunicare. Dico migliore, non maggiore, perché in realtà di materiale ne esiste tanto, forse è proprio importante curare la qualità: ci vorrebbe uno studio più attento a come riuscire a trasmettere i messaggi giusti.
E' poi cruciale, come dicevo prima, l'impegno di chi ascolta, che deve appunto impegnarsi a voler ascoltare.
Noi non possiamo metterci a produrre ad esempio programmi in prima serata, un'ora tutte le sere, in cui si spiega la fisica. Certo sarebbe uno strumento utile, una sorta di lavaggio del cervello, così come fanno telenovelas, programmi di giochi o intrattenimento prima e dopo il telegiornale; invece di proporre pacchi a sorpresa, potremmo proporre fisica. Avrebbe certamente un impatto notevole, però non credo sia possibile.
D'altra parte, ci sono già programmi come Superquark e tanti altri, ci sono pubblicazioni specializzate, inserti settimanali nei giornali, quindi l'informazione e la divulgazione secondo me ci sono.
Forse in Italia sarebbe importante, dal mio punto di vista, una maggiore partecipazione della politica, dei politici e degli uomini di cultura; e magari tornare ad enfatizzare maggiormente il valore e il ruolo della ricerca fondamentale, laddove viceversa in Italia quando si parla di cultura, tipicamente si parla della cultura letteraria e filosofica, e c'è un atteggiamento generale in Italia in cui la scienza e la ricerca sembrano secondarie rispetto ad altre forme di cultura; in questo si potrebbe migliorare senz'altro.

Come vede un possibile rapporto e un possibile dialogo tra scienza e religione ?
Il dialogo è certamente possibile, e positivo, però credo che sia un errore, quando si cerca di forzare la religione nella scienza e viceversa, di andare a identificare necessariamente i punti comuni.
Premetto che non sono religioso, non sono nemmeno battezzato, però da quello che capisco la forza della religione è la fede.
Allora, nel momento in cui dalla fede cerchiamo di trasferire alla scienza il ruolo di convincere la persona, o di farle sentire un contatto più forte con Dio, con la religione, secondo me stiamo facendo un errore.
Quindi, da un lato lo scienziato deve accettare che il non poter dimostrare con un foglio di carta l'esistenza di Dio, non significa che Dio non esista, perché stiamo lavorando su piani completamente diversi.
Dall'altra parte il religioso deve capire che come l'Universo funziona è un dato di fatto, che prescinde da come il Dio in cui crede può aver deciso di organizzare l'Universo. Può darsi che le leggi della fisica siano state scelte da un essere superiore, ma noi non ci poniamo questo problema, noi ci poniamo il problema di capire come funziona la fisica, come funziona l'universo.
Quindi le due cose possono convivere benissimo, in quanto possono alimentarsi l'un l'altra attraverso lo scambio di idee. Non credo che questo sia possibile in termini pratici, nel senso che la religione possa far migliorare la fisica da un lato, o che la scienza possa rendere la gente più credente dall'altro, però come scambio culturale e filosofico di idee, è assolutamente importante.

Quindi la scienza non può dimostrare né che Dio esista, né che Dio non esista ?
Certamente non può dimostrare né l'uno né l'altro. Non può dimostrare che Dio non esiste (come si fa a dimostrarlo ?), e lo stesso non può fare per il contrario. D'altra parte, la dimostrazione che Dio esiste sarebbe automaticamente la dimostrazione che non esiste; perché se lo dimostri vuol dire che è qualcosa che puoi comprendere, identificare e controllare, e quindi in un certo senso ti potresti porre sopra di Lui; e verrebbe meno il ruolo divino al di sopra del tutto; sarebbe un controsenso, come hanno spiegato molto prima di me Sant'Agostino e tanti pensatori che lo hanno preceduto o seguito, e da questo punto di vista a mio parere non è cambiato assolutamente nulla da allora.

Un recente esperimento ENEA di produzione di immagini simil sindoniche con laser ad altissima potenza, sembra portare una nuova luce, scientifica, sulla Sindone ...
Questo è stato un esperimento scientifico, per cui se i risultati sono corretti, nulla da eccepire sugli stessi.
Potremmo parlare della Sindone, ma potremmo parlare anche dei miracoli in generale, e della dimostrazione scientifica del miracolo; certamente qui si entra però in un terreno in cui è molto difficile trarre delle conclusioni.
Lo scienziato è aperto al fatto che ci possano essere dei fenomeni che ancora non capisce: questo è il motivo per cui costruiamo l' LHC, per scoprire cose che sono al di la di quelle che osserviamo. Sappiamo che nell'universo la materia che conosciamo, i protoni, gli elettroni, etc. sono solamente il 3% di quello che vediamo; c'è un altro 25% di componente massiccia dell'universo, che non sappiamo cosa sia, però non è che si possa dire che questa sia la prova dell'esistenza di Dio.
Questo vuol dire che dobbiamo andare avanti e trovare un'altra legge che lo spieghi.
Quindi anche fenomeni associati a miracoli, potrebbero a loro volta far parte di questa classe di processi. Ben venga quindi la ricerca su queste cose, però alla fine la valutazione deve essere una valutazione basata sulla fede, dal punto di vista del credente.
Non posso escludere per altro che possa arrivare un giorno un esperimento, o un fenomeno scientifico che sia assolutamente al di la della logica e della comprensibilità. Per fare un esempio semplice, se domani la luna, invece che continuare a girare da destra verso sinistra, si fermasse e tornasse a girare nella direzione opposta, si avrebbe un evento che non sarebbe in alcun modo compatibile con la fisica che conosciamo adesso, o che conosceremo in futuro.
E si potrebbe evidentemente dire che c'è “qualcuno” che ha il potere di cambiare addirittura le regole con cui funziona il mondo; stiamo parlando ovviamente di scenari che sono abbastanza implausibili, ma di fronte a una eventuale dimostrazione che le regole con cui funziona il mondo possono essere cambiate da questo “qualcuno” a piacimento, ovviamente tante persone potrebbero iniziare a pensare diversamente il proprio atteggiamento verso la religione.

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