martedì, giugno 27, 2017

Lavoro: perché una Sentenza non vuol dire rinuncia

Di Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione

Una delle fake news, o bufale, che gira molto sulle dinamiche relazionali e legali tra azienda e dipendenti, è quella per cui spesso si sente dire che quella certa società, trovandosi in un contenzioso legale formalizzato in Tribunale con uno o più propri dipendenti, abbia preferito rinunciare a far valere le proprie ragioni – e il Giudizio si sia concluso perciò favorevolmente per il dipendente o i dipendenti stessi. Una sorta di “grazia”, per presunta liberalità aziendale, che per qualche strana ragione beneficia il dipendente interessato, garantendogli la vittoria.

In realtà, si tratta di una “bufala giuridica”, potremmo dire, o anche giornalistica. Se non di un vero e proprio ossimoro. A parte comunque la rarità di casi del genere, ovvero di reali rinunce aziendali a contenziosi del lavoro in essere, è naturale pure chiedersi perché una azienda dovrebbe essere così disponibile, quando quasi certamente il contenzioso legale deriva da una sua precedente non disponibilità, per usare un eufemismo.