Paolo Centofanti, direttore SRM - FedeRagione
Nosiglia ha spiegato che la Sindone, icona spirituale, “non è oggetto di fede, aiuta però la fede stessa” a riflettere sul mistero della Passione e Morte e Resurrezione di Gesù
Monsignor Cesare Nosiglia, Custode pontificio della Sacro Telo, ha pubblicato una propria riflessione sulla “questione Sindone”, dopo l’annuncio sull’esperimento realizzato da Luigi Garlaschelli e Matteo Borrini del Cicap, e il caso mediatico scaturitone.
Sulla ricerca del Cicap abbiamo anche intervistato su SRM il Medico Forense e Antropologo Forense Alfonso Sánchez Hermosilla, che ne critica scientificità e criteri metodologici. Sul caso è intervenuto anche Paolo Di Lazzaro, direttore di ricerca dell’Enea e vicedirettore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino.
Mentre Garlaschelli e Borrini hanno poco dopo risposto alle critiche di poca scientificità dell’esperimento. Ieri invece Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze del Cicap, ha pubblicato un video. Nel quale ovviamente cerca di dimostrare che la Sindone sia falsa.
Di questi interventi, del caso Sindone e del relativo dibattito, tra fede e ragione, parliamo meglio in altri articoli in questo weekend. Oggi vogliamo dare spazio all’importante riflessione di Monsignor Nosiglia, tra fede e ragione, che ci conferma anche il parere più recente della Chiesa sul Sacro Telo. La Sindone, spiega il suo Custode pontificio, è “icona della passione e morte del Signore, come l’ha definita l’insegnamento dei pontefici”. Però “non è oggetto di fede”, pur essendo un grande aiuto per la fede stessa.