mercoledì, settembre 17, 2008

Mons. Ravasi: teorie evolutive e religione sono compatibili

Un messaggio che potrebbe sembrare sorprendente a chi non conosca le posizioni del Magistero della Chiesa cattolica nei confronti delle teorie evolutive, e pensi che la Chiesa e i cattolici siano ancorati a un creazionismo letterale e inconciliabile con le evidenze degli studi biologici ed evolutivi.

Lo ha affermato Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nel suo intervento alla conferenza stampa (ospitata dalla Sala Stampa Vaticana) di presentazione del Convegno STOQ 2009 "L'evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l'Origine delle specie".

Il Presidente del Pontificio Consiglio, collegandosi alle dichiarazioni di questi giorni della Chiesa Anglicana, che dichiarava la necessità e volontà di esprimere le proprie scuse a Darwin, ha affermato (
ANSA) la possibilità di un nuovo dialogo tra biologia e fede, e più in generale tra le scienze e la teologia, e di superare vecchie contrapposizioni dovute, da entrambe le parti, spesso più ad esasperazioni di posizioni nette, ed ai fondamentalismi che spesso hanno caratterizzato alcuni scienziati stessi, tra cui in particolare proprio molti teorici dell'evoluzione.Alla conferenza, presieduta da P. Federico Lombardi SJ, hanno preso parte P. Marc Leclerc, il Prof. Gennaro Auletta, il prof. Alessandro Minelli, e, in rappresentanza della Notre Dame University (Indiana, USA), presso la quale si svolgerà in contemporanea il Congresso, previsto dal 3 al 7 marzo 2009 presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma

Pubblichiamo il comunicato stampa STOQ / Pontificio Consiglio della Cultura, e alcuni links di notizie pubblicate oggi.


Link
ANSA - ICN News - Radio Vaticana - Osservatore Romano

Link Evolution Rome 2008 - STOQ Project - Università Gregoriana - John Templeton Foundation


COMUNICATO STAMPA


Presentato il convegno internazionale "L'evoluzione biologica: fatti e teorie"

EVOLUZIONE: RAVASI, "NON È INCOMPATIBILE COL MESSAGGIO DELLA BIBBIA"


"Non c'è incompatibilità a priori tra le teorie dell'evoluzione ed il messaggio della Bibbia e della teologia". A ribadirlo è stato oggi mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, presentando il convegno internazionale "L'evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l'Origine delle specie", di Charles Darwin, che si svolgerà dal 3 al 7 marzo 2009 a Roma, organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana e dalla Notre Dame University (iscrizioni su www.evolution-rome2009.net).

L'iniziativa nasce nell'ambito del Progetto STOQ, ovvero Scienza, Teologia e Questione ontologica, al quale partecipano sette Università pontificie, coordinate dal Dicastero vaticano. Un progetto teso a costruire un ponte tra scienza e teologia. Scienziati di varie discipline e filosofi - credenti e non credenti - chiamati da tutto il mondo, insieme a teologi, faranno il punto sulle teorie evoluzionistiche, sgombrando equivoci e dubbi.

"Darwin non è stato mai condannato dalla Chiesa, e l'Origine delle specie non è all'indice – ha proseguito Ravasi - ma soprattutto ci sono stati sulla teoria dell'evoluzione pronunciamenti significativi da parte del magistero ecclesiale. Sarà interessante seguire questo Congresso internazionale, perché cerca in tutti i modi di intrecciare in armonia da un lato la parte scientifica, che avrà un grande rilievo nei primi giorni, con la parte filosofica e la parte teologica".

Ravasi ha anche citato l'"Humani Generis" di Pio XII, del 1950, in cui si afferma che la Chiesa "non proibisce" che la dottrina dell'evoluzione "sia oggetto di ricerche e discussioni"da parte di coloro che ne sono competenti "in tutti i campi", ed il "famoso discorso" pronunciato da Giovani Paolo II il 12 ottobre 1996 all'Accademia delle Scienze, in cui l'evoluzione non è più considerata "una mera ipotesi", ma una "teoria che si è progressivamente imposta all'attenzione della ricerca".

Tra i partecipanti del convegno internazionale del marzo 2009, non ci saranno esponenti dell' "Intelligent Design". Si tratta, come ha spiegato padre Marc Leclerc, docente di filosofia della natura alla Gregoriana, di coloro che, soprattutto negli Usa, hanno "contribuito" alla attuale "confusione", perché, "pur ammettendo il fatto massiccio dell'evoluzione delle specie, intende fare leve sulle insufficienze della teoria neodarwiniana per proporsi in qualche modo in spiegazione alternativa, allo stesso livello: come se solo il 'disegno intelligente' di Dio potesse spiegare i processi dell'evoluzione".

In questo modo, si arriva a confondere i "due piani distinti" della "finalità" e del "meccanismo".D'altro canto, come ha evidenziato Gennaro Auletta, direttore scientifico del progetto STOQ e docente di Filosofia della scienza alla Gregoriana, "un confronto sulla cruciale questione dell'evoluzione, tra scienziati, filosofi e teologi, non è una cosa del tutto irrilevante, e perfino coloro che usano la teoria dell'evoluzione in chiave anti-religiosa e anti-umanistica, proprio nel fare questo, dovrebbero riconoscerlo".

Bisogna "chiedere scusa" a Darwin per presunti errori della Chiesa nel passato, come ha fatto in questi giorni la chiesa anglicana?
"L'atteggiamento della Chiesa anglicana – ha risposto mons. Ravasi ai giornalisti, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno internazionale sull'evoluzione biologica – è curioso e significativo, lo stile è proprio di una mentalità un po' differente dalla nostra".