Una teoria pubblicata il 1 luglio da Nature Physics, elaborata da un team di ricercatori americani della Penn State University (USA), guidato da Martin Bojowald, spiega le origini dell'universo con un meccanismo definito, per le sue caratteristiche, "grande rimbalzo": prima della nascita del nostro universo ve ne sarebbe già stato uno simile; questo universo non era però in espansione come quello attuale, ma collassava su sè stesso, fino a quando i livelli di gravità ed energia raggiunti hanno determinato una repulsione reciproca ed una nuova espansione, originando così un nuovo universo, il nostro.
"Due universi simili ma non uguali - ha affermato Bojowald -, le loro equazioni differiscono almeno in una variabile: il fattore di dimenticanza cosmica"
"Due universi simili ma non uguali - ha affermato Bojowald -, le loro equazioni differiscono almeno in una variabile: il fattore di dimenticanza cosmica"
La differenza rispetto ad altre teorie, come ad esempio la teoria del Big Bang descritta matematicamente da Einstein (che qualora il lavoro di Bojowald e dei suoi collaboratori venisse confermato, sarebbe in parte superata), oltre che nel processo di contrazione e seguente espansione, consiste anche nel definire come non infiniti i livelli di energia e gravità raggiunti prima dell'espansione.
Link ANSA
Link Nature (inglese)
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