Scritto da Paolo Centofanti SRM
Giovedì 14 Luglio 2011 08:51
Giovedì 14 Luglio 2011 08:51
Intervistato da Avvenire, a margine della cerimonia di consegna del Premio Merck Serono conferitogli nei giorni scorsi per il suo libro Le immagini della scienza, il cosmologo britannico, Premio Templeton nel 2006, ha parlato di come la propria attività scientifica e professionale si confronti costantemente con l'indefinitezza e inafferrabilità di una realtà, quella dell'universo, potenzialmente infinita, e perlopiù inaccessibile ai nostri strumenti e alle nostre tecnologie.