Il missionario sobrio annuncia il Vangelo, ha spiegato ieri nell’Angelus il Santo Padre, “non manager onnipotenti, non funzionari inamovibili, non divi in tournée”
Papa Francesco è tornato ieri a parlare della necessaria coerenza con la propria fede e gli insegnamenti del Vangelo, in particolare per coloro che lo annunciano e lo insegnano ai fedeli. E della necessaria distanza tra l’essere sacerdote, vescovo o cardinale, e la ricchezza e il potere. Perché chi annuncia e predica il Vangelo deve essere un sobrio missionario. Non una persona che esercita e cerca il potere, le ricchezze, la fama, e che vive di esteriorità, senza sobrietà, o persino trasgressioni. Il pontefice ha preso a spunto dalla lettura del Vangelo – Mc 6, 7 – 13 – che “narra il momento in cui Gesù invia i Dodici in missione”.