Evoluzione come frutto delle Leggi Matematiche che regolano la Natura
Paolo Centofanti, direttore SRM
Nel 1917 usciva in Gran Bretagna il libro On Growth and Form – tradotto in Italia con il titolo Crescita e Forma – che definiva una sorta di teoria evolutiva frutto dell’unione tra arte, scienza e matematica. Opera del biologo, matematico e studioso scozzese D’Arcy Wentworth Thompson, questo volume di poco più di 790 pagine, di cui quest’anno ricorre il centenario, era pubblicato da Cambridge University Press.
Thompson presentava anche un nuovo approccio all’evoluzione, sottolineando l’importanza della matematica e della geometria nel definire e regolare le forme dei viventi, e quindi anche i loro eventuali cambiamenti evolutivi. Approccio alternativo e distante da quello scientificamente e culturalmente predominante del naturalista britannico Charles Robert Darwin, formulato oltre sessanta anni prima – nel 1859 – nel libro L’origine delle specie.