da L'Osservatore Romano, 26 maggio 2009
Giuseppe Betori*
L'unica radice di fede e scienza
Sono lieto che a Firenze si svolga il convegno internazionale di studi su "Il Caso Galileo", una rilettura storica, filosofica e teologica, pensato e organizzato dalla Fondazione Niels Stensen dei padri gesuiti, in occasione delle celebrazioni dell'Anno internazionale dell'astronomia indetto per il 2009 dall'Assemblea generale delle Nazioni unite. La rilevanza del convegno è manifestata già dall'adesione di ben 18 istituzioni nazionali e internazionali, dal Pontificio Consiglio della Cultura all'Accademia dei Lincei, dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Specola Vaticana alle Università di Firenze, Padova e Pisa e a numerose altre prestigiose istituzioni, storicamente coinvolte nella "vicenda galileiana". Ma anche l'ampiezza dei temi affrontati e la partecipazione dei massimi studiosi mondiali - storici, filosofi e teologi - conferisce al convegno caratteristiche uniche.
Vi sono quindi tutte le premesse per un riesame sereno e obiettivo del "Caso Galileo", di quella "tragica reciproca incomprensione" e "doloroso malinteso" - come ribadiva Giovanni Paolo II nel 1992 - che hanno portato alla condanna non solo del fondatore della scienza moderna, ma di una delle menti più geniali dello scorso millennio. Purtroppo questo "doloroso malinteso" è spesso stato erroneamente interpretato come "il riflesso di una opposizione costitutiva tra scienza e fede". ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)
Giuseppe Betori*
L'unica radice di fede e scienza
Sono lieto che a Firenze si svolga il convegno internazionale di studi su "Il Caso Galileo", una rilettura storica, filosofica e teologica, pensato e organizzato dalla Fondazione Niels Stensen dei padri gesuiti, in occasione delle celebrazioni dell'Anno internazionale dell'astronomia indetto per il 2009 dall'Assemblea generale delle Nazioni unite. La rilevanza del convegno è manifestata già dall'adesione di ben 18 istituzioni nazionali e internazionali, dal Pontificio Consiglio della Cultura all'Accademia dei Lincei, dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Specola Vaticana alle Università di Firenze, Padova e Pisa e a numerose altre prestigiose istituzioni, storicamente coinvolte nella "vicenda galileiana". Ma anche l'ampiezza dei temi affrontati e la partecipazione dei massimi studiosi mondiali - storici, filosofi e teologi - conferisce al convegno caratteristiche uniche.
Vi sono quindi tutte le premesse per un riesame sereno e obiettivo del "Caso Galileo", di quella "tragica reciproca incomprensione" e "doloroso malinteso" - come ribadiva Giovanni Paolo II nel 1992 - che hanno portato alla condanna non solo del fondatore della scienza moderna, ma di una delle menti più geniali dello scorso millennio. Purtroppo questo "doloroso malinteso" è spesso stato erroneamente interpretato come "il riflesso di una opposizione costitutiva tra scienza e fede". ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)