martedì, febbraio 02, 2010

Seguire l'esempio di San Tommaso, armonizzando fede e ragione

Questo uno dei punti chiave del discorso di Papa Benedetto XVI alle Pontificie Accademie, riunite la scorsa settimana da Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Consiglio di Coordinamento fra le Accademie Pontificie.

Prendendo spunto dal nome di una delle Accademie, "intitolata a San Tommaso d'Aquino", il Santo Padre ha spiegato come "il Doctor Angelicus et communis," sia "un modello sempre attuale a cui ispirare l'azione e il dialogo delle Accademie Pontificie con le diverse culture".

San Tommaso "riuscì ad instaurare un confronto fruttuoso sia con il pensiero arabo, sia con quello ebraico del suo tempo, ... leggi tutto, SRM

Nirenberg e il motore della doppia elica

da L'Osservatore Romano, 25-26 gennaio 2010


Nirenberg e il motore della doppia elica

È morto il Nobel che decifrò il codice genetico

di Maria Maggi

Durante un congresso a Mosca nel 1961 davanti a una platea semideserta, un giovane biologo sconosciuto illustrò i clamorosi risultati dei suoi studi. Nessuno dei partecipanti alla sessione afferrò appieno l'importanza dei dati presentati. Tranne una persona che segnalò la cosa a Francis Crick, lo scopritore nel 1953 della struttura del Dna, che capì benissimo di trovarsi di fronte a un lavoro innovatore.

Il biologo era lo statunitense Marshall Warren Nirenberg, che in breve tempo era arrivato, con un'équipe di giovani biologi, a sintetizzare senza saperlo l'Rna messaggero, proprio mentre i maggiori studiosi di biologia stavano cercando di capire il ruolo di questa molecola. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Una questione di dignità (umana)



da L'Osservatore Romano, 31 gennaio 2010
 

Una questione di dignità (umana)

I doveri del potere nella difesa della vita dal suo concepimento

Nel dibattito bioetico aperto dai progressi delle tecnoscienze una questione decisiva è lo status giuridico dell'embrione, cioè se è anch'esso titolare della dignità umana. Nel testo che pubblichiamo - estratto dal libro Dignità umana e bioetica (a cura di Sara Bignotti, Brescia, Morcelliana, 2010, pagine 96, euro 10, "Il pellicano rosso", 104) - l'autore dà a questo problema una risposta positiva ed esauriente senza fare ricorso ad argomentazioni di ordine religioso.


di Ernst-Wolfgang Böckenförde

"La dignità dell'uomo è intangibile. Rispettarla e tutelarla è dovere di tutto il potere statale". Così recita l'articolo 1 paragrafo 1 del Grundgesetz. Non si dice che sia da rispettare e tutelare la dignità della persona, ma si parla della dignità dell'uomo. Essa spetta all'uomo indipendentemente da caratteristiche determinate, da segni distintivi o da capacità in atto; spetta unicamente all'essere uomo, indipendentemente dallo stadio di questo essere uomo.
 
L'articolo 1 del Grundgesetz non nomina alcuna differenza in merito a tale stadio. E la dignità riconosciuta vale tanto per ogni singolo uomo quanto per l'intera umanità:  la formula "dignità dell'uomo" copre entrambi, anche il riferimento agli uomini come genere. È dichiarato ciò che spetta a ogni singolo uomo e all'uomo in quanto tale, cioè una dignità intangibile, e come noi uomini dobbiamo trattare l'uno con l'altro sulla base di questa dignità e come lo Stato debba trattare con gli uomini, cioè nel riconoscimento e nel rispetto di questa dignità.   ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)