martedì, febbraio 02, 2010

Una questione di dignità (umana)



da L'Osservatore Romano, 31 gennaio 2010
 

Una questione di dignità (umana)

I doveri del potere nella difesa della vita dal suo concepimento

Nel dibattito bioetico aperto dai progressi delle tecnoscienze una questione decisiva è lo status giuridico dell'embrione, cioè se è anch'esso titolare della dignità umana. Nel testo che pubblichiamo - estratto dal libro Dignità umana e bioetica (a cura di Sara Bignotti, Brescia, Morcelliana, 2010, pagine 96, euro 10, "Il pellicano rosso", 104) - l'autore dà a questo problema una risposta positiva ed esauriente senza fare ricorso ad argomentazioni di ordine religioso.


di Ernst-Wolfgang Böckenförde

"La dignità dell'uomo è intangibile. Rispettarla e tutelarla è dovere di tutto il potere statale". Così recita l'articolo 1 paragrafo 1 del Grundgesetz. Non si dice che sia da rispettare e tutelare la dignità della persona, ma si parla della dignità dell'uomo. Essa spetta all'uomo indipendentemente da caratteristiche determinate, da segni distintivi o da capacità in atto; spetta unicamente all'essere uomo, indipendentemente dallo stadio di questo essere uomo.
 
L'articolo 1 del Grundgesetz non nomina alcuna differenza in merito a tale stadio. E la dignità riconosciuta vale tanto per ogni singolo uomo quanto per l'intera umanità:  la formula "dignità dell'uomo" copre entrambi, anche il riferimento agli uomini come genere. È dichiarato ciò che spetta a ogni singolo uomo e all'uomo in quanto tale, cioè una dignità intangibile, e come noi uomini dobbiamo trattare l'uno con l'altro sulla base di questa dignità e come lo Stato debba trattare con gli uomini, cioè nel riconoscimento e nel rispetto di questa dignità.   ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)