Questo uno dei punti centrali del discorso del Pontefice durante l'udienza per la FUCI, la Federazione Universitaria Cattolica Italiana, ricevuta in udienza.
Rivolgendosi ai responsabili e membri della FUCI, Papa Benedetto XVI ha descritto il carisma dei fucini quale “convinta testimonianza della possibile amicizia tra l’intelligenza e la fede, che comporta lo sforzo incessante di coniugare la maturazione nella fede con la crescita nello studio e l’acquisizione del sapere scientifico.” Infatti, ha proseguito il Pontefice, “perchè ritenere che chi ha fede debba rinunciare alla ricerca libera della verità, e chi cerca liberamente la verità debba rinunciare alla fede?”
Invece, proprio gli studi, soprattutto quelli universitari, “posseggono un’intrinseca forza di allargamento degli orizzonti dell’intelligenza umana”, costituiscono “un vantaggio per la formazione globale della persona umana”, e “una provvidenziale opportunità per avanzare nel cammino della fede, perché l’intelligenza ben coltivata apre il cuore dell’uomo all’ascolto della voce di Dio”.
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Rivolgendosi ai responsabili e membri della FUCI, Papa Benedetto XVI ha descritto il carisma dei fucini quale “convinta testimonianza della possibile amicizia tra l’intelligenza e la fede, che comporta lo sforzo incessante di coniugare la maturazione nella fede con la crescita nello studio e l’acquisizione del sapere scientifico.” Infatti, ha proseguito il Pontefice, “perchè ritenere che chi ha fede debba rinunciare alla ricerca libera della verità, e chi cerca liberamente la verità debba rinunciare alla fede?”
Invece, proprio gli studi, soprattutto quelli universitari, “posseggono un’intrinseca forza di allargamento degli orizzonti dell’intelligenza umana”, costituiscono “un vantaggio per la formazione globale della persona umana”, e “una provvidenziale opportunità per avanzare nel cammino della fede, perché l’intelligenza ben coltivata apre il cuore dell’uomo all’ascolto della voce di Dio”.
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