Oggi parliamo di nuovo di lavoro e di diritti dei lavoratori, e in particolare di un caso che ci riguarda da vicino, nonostante sia avvenuto prima che partisse questo giornale. Sul giornale Fede e Ragione, come abbiamo già avuto modo di segnalare, è possibile reperire le Sentenze che attengono al surreale licenziamento occorso nel 2005 al nostro direttore da parte di Sky Italia. La Sentenza di Primo Grado, pubblicata su Fede Ragione nel febbraio 2017, è il primo provvedimento di accoglimento delle istanze di Paolo Centofanti da parte del Tribunale di Roma, con la Sentenza 20357 / 2010, emessa dal Giudice del Lavoro il 17 Dicembre 2010.
A fronte di tale Sentenza, il Centofanti è stato reintegrato in azienda, ovvero Sky Italia, nel luglio del 2011 e trasferito a Milano. Sulla vicenda, sempre sul giornale Fede e Ragione, sono stati pubblicati in link anche gli altri atti giuridici, su cui torneremo con altri articoli, ovvero la Sentenza della Corte di Appello del 2012 e la sentenza definitiva della Corte di Cassazione nel 2016, tutte confermative dei suoi diritti, dichiarando il licenziamento stesso illegittimo e immotivato.
Oltre che dal punto di vista umano, le Sentenze sono estremamente interessanti perché mostrano un percorso logico giuridico e decisioni giuridiche sui principi di proporzionalità in caso di presunto licenziamento disciplinare, nonché, un esempio di come la giustizia possa essere effettivamente giusta, e difendere, non raramente, gli interessi dei lavoratori, persone prima che prestatori d'opera. A prescindere che riguardano direttamente chi dirige questa rivista, come già anticipato su queste pagine, "le decisioni hanno infatti la caratteristica di evidenziare come le facoltà aziendali, in tema di risoluzione del rapporto di lavoro, trovino limiti costituzionali e legali laddove siano violati i cogenti diritti del lavoratore, purtroppo sempre più compressi nell'ultimo decennio".
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