sabato, dicembre 01, 2007

Papa Benedetto XVI: L'evoluzione? Non esclude il Dio creatore

Dalle Giornate di Studio su Creazione ed Evoluzione, a Castel Gandolfo

Sono stati pubblicati in questi giorni gli Atti del convegno dell’estate 2006 a Castel Gandolfo: Creazione ed evoluzione. Un convegno con Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo, EDB – Libreria Editrice Vaticana, Bologna – Roma 2007, 200 p., € 16,00.

Avvenire ha pubblicato un estratto dell'intervento del Pontefice.
Il Pontefice, citando e commentando la “glossa” del cardinale Schönborn sul New York Times, sui temi di evoluzione e creazione, spiega come non si possa decidere “né per un creazionismo, che si chiude sostanzialmente alla scienza, né per una teoria dell'evoluzione che dissimula i propri vuoti o lacune e non vuole vedere le questioni che travalicano le possibilità del metodo delle scienze naturali”. Per Papa Benedetto XVI, va invece cercata “interazione fra diverse dimensioni della ragione, in cui si schiude anche la via alla fede”.

Il Pontefice sottolinea anche “che la teoria dell'evoluzione implica delle domande che devono essere assegnate alla filosofia e che di per sé esulano dall'ambito proprio delle scienze naturali”.

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Avvenire

“L'evoluzionista razionale"

"Lo spettacolo di un pontefice che riunisce le sue teste migliori e chiede loro come si fa a far tornare la scienza alla ragione”

Tempi pubblica un articolo di Christoph Scholz sulle Giornate di Studio su Evoluzione e Creazione, e sull'intervento e le linee guida fissate da Papa Benedetto XVI. Nell'articolo si parla anche delle “provocazioni” del cardinale Christoph Schönborn sulle pagine del New York Times, e viene citato anche Richard Dawkins, l'autore di “God Delusion”, fautore di una vera e propria abolizione della religione, e sostenitore del neodarwinismo. Ma, prosegue l'articolo, Dawkins avrebbe ammesso in un'intervista “di non voler vivere in una società neodarwiniana, che, a suo parere, sarebbe troppo disumana per lui”.

Nell’articolo, Scholz sancisce i limiti del neodarwinismo, non solo come non possibile spiegazione della creazione e dell'evoluzione, ma forse soprattutto come teoria scientifica che, travalicando i confini della scienza, si trasforma in teoria filosofica ed “etica”, incapace non solo di spiegare il mondo, ma anche di indirizzarlo correttamente.

Un motivo in più per “osare credere alla ragione creatrice e avere fiducia in essa”, come afferma il Pontefice?

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Tempi