martedì, gennaio 12, 2010

Ciao Darwin, scusa l'equivoco


Come anticipato, pubblichiamo l'articolo di Mons. Fiorenzo Facchini, da  Avvenire
del 31 dicembre 2009, con le cui posizioni ci identifichiamo, e che ci permette quindi anche di chiarire le linee seguite da SRM in tema di rapporto tra evoluzione e creazione.



Ciao Darwin, scusa l'equivoco

di Fiorenzo Facchini

L'anno galileiano e l'anno darwiniano sono state ottime occasioni per richiamare l'attenzione sulla scienza. In particolare le ricorrenze darwiniane (200 anni dalla nascita di Darwin, 150 anni dalla pubblicazione della sua opera Le origini delle specie) hanno consentito di divulgare le conoscenze sulla evoluzione della vita per la quale Charles Darwin ha proposto la teoria più largamente accettata.
 
Nell'anno che si conclude il pensiero di Darwin ha dominato la scena culturale. Le iniziative sono state davvero tante a ogni livello, nelle se­di accademiche, come nei centri cul­turali. Anche le mostre hanno fatto la loro parte. Molti i saggi su giorna­li, riviste e libri, dedicati alla evoluzione e alle sue problematiche, anche dal punto di vista religioso. A mio modo di vedere avrebbe potuto esserci una maggiore attenzione al dibattito in corso nel mondo scientifico sulle modalità e sui meccanismi evolutivi, specialmente in relazione con le ricerche sulla bio­logia evolutiva e dello sviluppo e sulla epigenesi, affrontando criticamente i punti chiave del darwini­smo. Tali ricerche non smentiscono la teoria di Darwin, almeno a certi livelli, ma mettono in evidenza la necessità di integrarla.

È stata richiamata l'attenzione sul­la storia della vita sulla terra, ... leggi tutto, SRM (cortesia Avvenire)

Precisazioni

Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e richieste di chiarimenti, in merito alla notizia Se il conflitto tra evoluzione e fede prende svolte impreviste, e alla pubblicazione degli articoli de Il Foglio del 29 dicembre:
  • Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi, dice il prof. De Mattei
  • Altro che Galileo. La nuova frontiera dentro la chiesa è la vertenza su Darwin
  • Ci convertiremo al darwinismo quando ce ne daranno prova scientifica, almeno una
  • Evoluzionismo un corno

E' infatti parso ad alcuni che SRM si fosse sbilanciato su posizioni creazioniste neganti l'evoluzione, come se questi articoli rispecchiassero integralmente le nostre posizioni.
In realtà la nostra mission di analisi e di segnalazioni di notizie, eventi e dibattiti sul rapporto tra scienza e fede, e quindi anche sul rapporto tra religione e teorie evolutive, prevede la segnalazione obiettiva, e talvolta anche acritica, degli articoli e interventi più disparati, anche su posizioni dialetticamente estreme o fortemente contrapposte.
Avevamo segnalato questo aspetto, anche nella Newsletter SRM, e nel caso specifico avevamo anche iniziato e segnalato una analisi di questo "caso", ma il fatto che gli articoli siano stati pubblicati separatamente, ha forse fatto si che chi accedeva al sito per la prima volta e si limitava a leggere uno o due di questi articoli, poteva indubbiamente pensare che fossimo diventati creazionisti a oltranza, e che disconoscessimo qualsiasi ipotesi evolutiva.
Ci scusiamo per parte nostra se abbiamo contribuito a questo piccolo equivoco, e sentendoci quindi in dovere di confermare che le posizioni illustrate negli articoli citati non si identificano assolutamente con le nostre, rimandiamo anche a prossimi approfondimenti e analisi del dibattito evoluzione-creazione, in queste settimane particolarmente intenso, anticipando il prossimo intervento che vorremmo segnalare, di Mons. Fiorenzo Facchini, tratto da Avvenire del 31 dicembre scorso.
 
Paolo Centofanti,
Direttore SRM - Science and Religion in Media