Intervistato nei giorni scorsi da Luigi Dell’Aglio per Avvenire, il teologo e scienziato Jacques Arnould ha affrontato il tema del rapporto tra evoluzione e creazione, e di quello che lui ritiene il giusto atteggiamento per lo scienziato e per il credente.
Per Arnould «Va rifiutata tanto l’idea che l’uomo sia il prodotto del semplice caso quanto un determinismo meccanico, che non lascerebbe spazio al libero agire umano e divino». Allo stesso tempo è però necessario rifiutare ogni forma di dogmatismo o integralismo, e ciò vale sia per i credenti, che non devono vedere la creazione come un dogma irrisolvibile con le scoperte della scienza, sia per tutte le possibili tentazioni di darwinismo dogmatico.
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