lunedì, maggio 31, 2010

Da Asclepio a Cristo

 
da  L'Osservatore Romano, 27 maggio 2010


Da Asclepio a Cristo

Le comunità delle origini e il rapporto tra medicina e fede
 
Pubblichiamo stralci di due relazioni del convegno "Malattia versus Religione tra antico e moderno". Organizzato nell'ambito delle Giornate genovesi di cultura cristiana, si svolge a Roma dal 26 al 29 maggio nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia e al policlinico Agostino Gemelli.

di Enrico dal Covolo

La fede biblica in un Dio unico, personale, creatore e soprattutto padre, che dispensa ai suoi figli dolori e gioie, malattie e guarigioni in modo misterioso, ma sempre provvidenziale, creò nel cristianesimo primitivo le condizioni favorevoli per un'equilibrata convivenza di due sistemi di guarigione complementari, e talora concorrenti:  da un lato una sincera accoglienza della "medicina razionale, fisica, laica", quando questa accetta di considerarsi ministra di Dio; dall'altro il progressivo instaurarsi e rafforzarsi di un sistema di "medicina religiosa e soprannaturale", sempre più gestito dalla Chiesa mediante la preghiera, l'esorcismo e il miracolo, e in genere mediante la fede.

Circostanze culturali di vario genere favorirono alcuni modi di pensare:  anzitutto l'opinione, non del tutto assente fino alla metà del II secolo, che le guarigioni miracolose ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

E padre Lais catturò la cometa

 
da  L'Osservatore Romano, 29 maggio 2010
 

E padre Lais catturò la cometa

Nel 1910 la Specola Vaticana fotografò il passaggio di Halley
di Alessandro Omizzolo, Specola Vaticana

Le comete, uno dei fenomeni celesti più affascinanti, da sempre hanno suscitato, e suscitano, stupore e meraviglia; e, in certi momenti, anche paura. Da molti, ad esempio, il passaggio della cometa di Halley nel 1910, esattamente cento anni fa, fu interpretato come un segno premonitore di tristi eventi che si sarebbero presto verificati, e lo scoppiare del primo conflitto mondiale pochi anni dopo fu considerato da non pochi come la conferma di quella triste previsione. Un episodio accaduto nel 1910 è prova dell'atteggiamento timoroso della gente nei confronti del passaggio della cometa. Fu riferito al Papa Pio x che dovendosi procurare dell'ossigeno per un moribondo, non fu possibile trovarne nelle farmacie di Roma, poiché tanti in perfetta salute ne avevano fatto incetta per timore di venire soffocati dai gas velenosi della coda della cometa (episodio riportato in Sabino Maffeo, La Specola Vaticana. Nove Papi, una missione, 2001, p. 73). 

Ma al passaggio delle comete, almeno nell'antichità, si associavano anche eventi felici cosicché non era raro che la salita al trono di un nuovo sovrano venisse associata al passaggio di questo astro. Dunque il cielo portatore anche di segni positivi. Lo stesso racconto della nascita di Gesù, così come viene riportato dai vangeli, è associato alla comparsa di un fenomeno celeste che spinse i Magi a mettersi in moto e partire dall'oriente alla ricerca della persona alla quale quel segno era associato.

Al di là di questo genere di approcci, resta sempre l'indagine scientifica del fenomeno cometa, indagine alla quale, e non solo sul tema comete ma su tutti i temi dell'astrofisica, si dedicano anche gli astronomi della Specola Vaticana. Si può far risalire a tale impegno scientifico l'indagine che il padre oratoriano Giuseppe Lais (1845-1921) condusse cento anni fa sulla cometa di Halley ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)