martedì, giugno 09, 2009

L'uomo porta nel proprio genoma la traccia profonda di Dio amore


da 
L'Osservatore Romano,  8-9 giugno 2009


All'Angelus il Papa ricorda il significato della Santissima Trinità

L'uomo porta nel proprio genoma la traccia profonda di Dio amore

L'uomo porta nel proprio "genoma" la traccia di Dio amore. Lo ha detto il Papa all'Angelus di domenica 7 giugno, solennità della Santissima Trinità. "La prova più forte - ha spiegato ai fedeli in piazza San Pietro - che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa:  solo l'amore ci rende felici, perché viviamo in relazione, e viviamo per amare ed essere amati".

Cari fratelli e sorelle !

Dopo il tempo pasquale, culminato nella festa di Pentecoste, la liturgia prevede queste tre solennità del Signore:  oggi, la Santissima Trinità; giovedì prossimo, quella del Corpus Domini, che, in molti Paesi tra cui l'Italia, verrà celebrata domenica prossima; e infine, il venerdì successivo, la festa del Sacro Cuore di Gesù. Ciascuna di queste ricorrenze liturgiche evidenzia una prospettiva dalla quale si abbraccia l'intero mistero della fede cristiana:  e cioè rispettivamente la realtà di Dio Uno e Trino, il Sacramento dell'Eucaristia e il centro divino-umano della Persona di Cristo. Sono in verità aspetti dell'unico mistero della salvezza, che in un certo senso riassumono tutto l'itinerario della rivelazione di Gesù, dall'incarnazione alla morte e risurrezione fino all'ascensione e al dono dello Spirito Santo.    ...  leggi tutto, SRM  (cortesia L'Osservatore Romano)