da L'Osservatore Romano, 22 maggio 2010
Un ottimo motore ma non è la vita
Ottenuta in laboratorio una cellula con Dna artificiale
Un ottimo motore ma non è la vita
Ottenuta in laboratorio una cellula con Dna artificiale
L'ingegneria genetica può fare del bene: si tratta di unire al coraggio la cautela
di Carlo Bellieni
La rivista "Science" riporta una importante ricerca sulla creazione in laboratorio di un Dna batterico. Già nel 2002 degli scienziati avevano sintetizzato in laboratorio il genoma del virus della poliomielite; il lavoro di Craig Venter e del suo team, autori dello studio, è certamente più raffinato a quanto si apprende anche dal "New York Times": ha sintetizzato in laboratorio un genoma cento volte più lungo.
La bravura è stata non solo nella mole del prodotto, ma nella capacità di ottenerlo a copia di quello di un batterio pericoloso per le capre, con l'accortezza di eliminare 14 geni che lo rendevano patogeno, e di inserirlo in una cellula di un batterio al posto del Dna del batterio stesso.
di Carlo Bellieni
La rivista "Science" riporta una importante ricerca sulla creazione in laboratorio di un Dna batterico. Già nel 2002 degli scienziati avevano sintetizzato in laboratorio il genoma del virus della poliomielite; il lavoro di Craig Venter e del suo team, autori dello studio, è certamente più raffinato a quanto si apprende anche dal "New York Times": ha sintetizzato in laboratorio un genoma cento volte più lungo.
La bravura è stata non solo nella mole del prodotto, ma nella capacità di ottenerlo a copia di quello di un batterio pericoloso per le capre, con l'accortezza di eliminare 14 geni che lo rendevano patogeno, e di inserirlo in una cellula di un batterio al posto del Dna del batterio stesso.
È insomma un lavoro di ingegneria genetica di alto livello, un passo oltre la sostituzione di parti del Dna. Ma in realtà non si è creata la vita, se ne è sostituito uno dei motori. Come scrive sul "New York Times" il genetista David Baltimore del California Institute of Technology ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)