Nel suo discorso di apertura del Convegno della Diocesi di Roma sul tema: "Gesù è il Signore. Educare alla fede, alla sequela, alla testimonianza", il Pontefice ha parlato di "emergenza educativa", in una "società e una cultura che troppo spesso fanno del relativismo il proprio credo".
“È nostro compito cercare di rispondere alla domanda di verità”, ha proseguito, “ponendo senza timori la proposta della fede a confronto con la ragione del nostro tempo. Aiuteremo così i giovani ad allargare gli orizzonti della loro intelligenza, aprendosi al mistero di Dio, nel quale si trova il senso e la direzione dell’esistenza, e superando i condizionamenti di una razionalità che si fida soltanto di ciò che può essere oggetto di esperimento e di calcolo. È quindi molto importante sviluppare quella che già lo scorso anno abbiamo chiamato 'pastorale dell’intelligenza'.”
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“È nostro compito cercare di rispondere alla domanda di verità”, ha proseguito, “ponendo senza timori la proposta della fede a confronto con la ragione del nostro tempo. Aiuteremo così i giovani ad allargare gli orizzonti della loro intelligenza, aprendosi al mistero di Dio, nel quale si trova il senso e la direzione dell’esistenza, e superando i condizionamenti di una razionalità che si fida soltanto di ciò che può essere oggetto di esperimento e di calcolo. È quindi molto importante sviluppare quella che già lo scorso anno abbiamo chiamato 'pastorale dell’intelligenza'.”
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