Papa Benedetto XVI ha dedicato la sua catechesi per l'udienza generale di mercoledì 2 giugno al pensiero del grande filosofo Aquinate, il quale, cresciuto "alla scuola di Alberto Magno", realizzò "un'operazione di fondamentale importanza per la storia della filosofia e della teologia" e "per la storia della cultura: studiò a fondo Aristotele e i suoi interpreti, procurandosi nuove traduzioni latine dei testi originali in greco". In questo modo, Tommaso "non si appoggiava più solo ai commentatori arabi, ma poteva leggere personalmente i testi originali", commentandoli così egli stesso e "distinguendovi ciò che era valido da ciò che era dubbio o da rifiutare del tutto". Attraverso questo percorso intellettuale, "mostrò che tra fede cristiana e ragione sussiste una naturale armonia".
Ecco "la grande opera di Tommaso, che in quel momento di scontro tra due culture - quel momento nel quale sembrava che la fede dovesse arrendersi davanti alla ragione - ha mostrato che esse vanno insieme, che quanto appariva ragione non compatibile con la fede non era ragione, e quanto appariva fede non era fede, in quanto opposta alla vera razionalità". In questo modo "ha creato una nuova sintesi, che ha formato la cultura dei secoli seguenti".
Link SRM, cortesia L'Osservatore Romano