domenica, giugno 06, 2010

In P. Matteo Ricci "scienza, ragione e fede trovano una naturale sintesi"

Così Papa Benedetto XVI nel suo discorso per l'udienza con le diocesi marchigiane, nel quarto secolo dalla scomparsa di Ricci, missionario in Cina, uomo di scienze e uomo di fede, del quale è necessario ricordare sia "l'inculturazione cinese dell'annuncio evangelico", sia "la presentazione alla Cina della cultura e della scienza occidentali". Anche se "spesso gli aspetti scientifici hanno riscosso maggiore interesse", non si deve "dimenticare la prospettiva con cui P. Ricci è entrato in rapporto con il mondo e la cultura cinesi: un umanesimo che considera la persona inserita nel suo contesto, ne coltiva i valori morali e spirituali, cogliendo tutto ciò che di positivo si trova nella tradizione cinese e offrendo di arricchirlo con il contributo della cultura occidentale ma, soprattutto, con la sapienza e la verità di Cristo".
 
In P. Ricci, ha sottolineato il Santo Padre, "scienza, ragione e fede trovano una naturale sintesi", come quando scriveva «Chi conosce il cielo e la terra può provare che Colui che governa il cielo e la terra è assolutamente buono, assolutamente grande e assolutamente uno. Gli ignoranti rigettano il Cielo, ma la scienza che non risale all'Imperatore del Cielo come alla prima causa, non è per niente scienza».
 
Link SRM, cortesia L'Osservatore Romano