domenica, marzo 09, 2008

Il dialogo tra Scienza e Fede nel Progetto STOQ.

L'Osservatore Romano pubblica sul tema del dialogo tra Scienza e Fede nel Progetto STOQ una intervista a Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e un articolo di Mons. Melchor Sánchez de Toca y Alameda, Sotto-segretario del Pontificio Consiglio della Cultura e Coordinatore Generale del Progetto STOQ.

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Progetto STOQ

“Ontogenesi, evoluzione, cosmologia: il dialogo non fa paura”
Per Mons. Ravasi, uno degli obiettivi del progetto STOQ è realizzare una nuova unità di scienza e conoscenza: “qualsiasi tipo di disciplina – spiega Mons. Ravasi - può dare una spiegazione, un'interpretazione esatta della realtà” che però “ha bisogno anche di altre prospettive per essere veramente completa”.
Per questo, il Progetto STOQ “recupera la categoria del dialogo”: un dialogo tra specialisti di varie discipline, tra scienziati e teologi, tra credenti e non credenti, e con esponenti anche di altre religioni.
Mons. Ravasi, anticipando anche futuri eventi sul tema del rapporto tra Scienza e Fede, ha anche parlato di alcune delle ricerche attuate nel Progetto STOQ, tra cui le teorie dell'evoluzione, la meccanica quantistica e le nuove teorie cosmologiche.
Link intervista:
SRMSRM Blog Fonte I Segni dei Tempi

©L'Osservatore Romano - 23 febbraio 2008, pagina 4


“Cielo e terra, il perenne connubio. Il confronto tra Chiesa e mondo scientifico alla luce del Progetto STOQ”

“Agli inizi del nuovo secolo – si chiede Mons. Sanchez de Toca y Alameda - quale dialogo è possibile tra fede e scienza, tra Chiesa e mondo scientifico?”
Tra il “pregiudizio della scienza verso la religione, considerata residuo di un passato oscuro, mitico e irrazionale”, e la “diffidenza della religione” verso una scienza riduzionista, materialista e caratterizzata da “un razionalismo ideologizzante e ideologizzato”, è necessario un nuovo dialogo tra scienza e fede, una nuova collaborazione e comprensione tra mondo scientifico e Chiesa.


Il Progetto STOQ ha raccolto la sfida, e così cerca di “superare gli intralci al confronto tra scienza e fede collocandosi in ideale continuità con la commissione di studio del caso Galileo, istituita da Giovanni Paolo II nel 1981”.
Un Comitato di sedici membri garantisce “la serietà scientifica delle attività promosse” dal progetto. Il Comitato si è riunito gli scorsi 23 e 24 febbraio a Roma, e una delegazione di suoi membri ha poi visitato gli Atenei Pontifici coinvolti nel Progetto, tra cui l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Link articolo:
SRM - SRM Blog

©L'Osservatore Romano - 23 febbraio 2008, pagina 4