mercoledì, marzo 29, 2017

L’errore dei millennial di allontanarsi dalla fede credendo sia incompatibile con la scienza

Di Paolo Centofanti direttore SRM

Due studi realizzati negli Stati Uniti sul territorio nazionale dal CARA, Center for Applied Research in the Apostolate - Centro per la Ricerca Applicata sull’Apostolato, dell’università di Georgetown, hanno recentemente analizzato, con risultati che potremmo definire anche sorprendenti  o paradossali, le dinamiche e le ragioni alla base del fenomeno per cui circa un terzo dei giovani millennial di religione cattolica, divenuto adulto abbandona la propria religione.

Commissionate dalla casa editrice Saint Mary’s Press, le due ricerche sono state realizzate attraverso interviste su campioni casuale di giovani tra i 15 e i 15 anni, nati quindi tra il 1982 e 2002, per il primo studio, e di età pari o superiore ai 18 anni per il secondo studio, che è stato sostenuto anche dalla John Templeton Foundation.  Giovani ai quali fin da piccoli in famiglia e a scuola è stata data una educazione cattolica, ma che una volta cresciuti dichiarano di non identificarsi più con la propria fede.

Papa Francesco: vedere realmente, abbandonando le false luci

Di Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione

Il Santo Padre nell’Angelus di oggi, Domenica 26 marzo 2017 in Piazza San Pietro, ha parlato nuovamente del peccato, che ci rende metaforicamente ciechi, e di Gesù che come nel miracolo raccontato dal Vangelo ci salva e ci consente quindi di vedere nuovamente. Ma una nuova vista non è sufficiente, se ci facciamo sviare dalle false luci che luccicano e ci abbagliano, ma ci portano lontano da Dio e ci mettono contro di Lui e contro le altre persone.

“Al centro del Vangelo di questa quarta domenica di Quaresima – ha spiegato il Pontefice – si trovano Gesù e un uomo cieco dalla nascita (cfr Gv 9,1-41). Cristo gli restituisce la vista e opera questo miracolo con una specie di rito simbolico: prima mescola la terra alla saliva e la spalma sugli occhi del cieco; poi gli ordina di andare a lavarsi nella piscina di Siloe. Quell’uomo va, si lava, e riacquista la vista. Era un cieco dalla nascita”.

Questo atto miracoloso, come di consueto nelle Scritture, non ha solo un valore di fede e di narrazione delle opere di Gesù, ma vuole darci un esempio, una metafora di quelle che sono le nostre vite senza Dio, e di come possono cambiare quando ci avviciniamo nuovamente a Lui e da Lui ci lasciamo salvare

http://www.federagione.org/2017/03/26/papa-francesco-vedere-realmente-abbandonando-le-false-luci/

giovedì, marzo 23, 2017

Centofanti: emozionati dalle parole di Papa Francesco, speranza per il prossimo incontro

Come avevamo anticipato in articoli precedenti, mercoledì 15 marzo 2017 un gruppo di lavoratori Sky Italia ha avuto dalla Santa Sede l'opportunità di partecipare all'Udienza di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Nel suo discorso il Santo Padre ha auspicato per i dipendenti della società satellitare che la loro "situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie".

Al termine dell'Udienza Paolo Centofanti, direttore SRM, ha potuto rilasciare in qualità di rappresentante sindacale di base alcune dichiarazioni a Radio Vaticana, in una intervista a Roberta Gisotti. Intervista che deve essere ovviamente contestualizzata in una fase prima dell'incontro aziendale che si svolgeva in contemporanea proprio mercoledì 15 marzo a Milano, sia prima del prossimo incontro tra azienda e sindacati.

Nella prima domanda la giornalista di Radio Vaticana ha chiesto a Centofanti quale fosse il clima in azienda, e come le persone stiano vivendo la previsione dei provvedimenti organizzativi precedentemente annunciati da Sky, che prevederebbero numerosissimi trasferimenti e esuberi. "Il clima è pesantissimo - ha risposto Centofanti - soprattutto per le persone che hanno famiglie e specie nella sede di Roma che è quella più colpita: qui sono previsti 200 esuberi circa e 300 trasferimenti a Milano. Trasferimenti che - per persone che hanno un monoreddito oppure un nucleo familiare con il marito o la moglie che rimarrà a lavorare a Roma con dei figli spesso anche piccoli - se non sono equivalenti ad un esubero lo diventano: persone che sono costrette poi a fare una scelta o di enorme sacrificio o a rinunciare al proprio lavoro. Comunque, nel frattempo, sono state assunte altre 200 nuove persone su Milano e questo disorienta ed amareggia ancora di più i lavoratori. Abbiamo chiesto più volte di avere un piano industriale però ad oggi non lo abbiamo avuto".

Roberta Gisotti ha chiesto come avessero reagito i dipendenti Sky presenti in Piazza San Pietro alle parole del Pontefice, che oltre ad auspicare una soluzione della vertenza Sky che sia rapida e positiva per i lavoratori, ha anche richiamato imprenditori, manager e politici al rispetto dell'etica del lavoro, dei lavoratori delle famiglie. "Le abbiamo accolte in maniera ovviamente positiva e profonda - ha risposto Centofanti - alcuni di noi avevano le lacrime agli occhi. Le sue parole hanno confermato l’estrema sensibilità del Papa e della Santa Sede per il richiamo forte che Papa Francesco ha fatto più volte su una questione fondamentale: l’imprenditoria, l’attività economica va esercitata in maniera responsabile, in maniera corretta, in maniera cristiana; e anche se un imprenditore non crede, comunque deve rispettare regole etiche e morali. Ma la vera responsabilità sociale difficilmente si concilia con un provvedimento del quale ancora non si conoscono le ragioni e che mette in difficoltà 600 persone con la prospettiva di dover perdere anche il posto di lavoro. Oggi c’è un incontro - si è svolto a Milano in contemporanea all'Udienza, n.d.r. - e speriamo che ci sia qualche ripensamento e, oltre a questo, qualche motivazione in più e qualche possibilità di sostegno in più".

Link SRM

mercoledì, marzo 22, 2017

Papa Francesco: difendere il lavoro, per i lavoratori e le loro famiglie

Di Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione

Nell’Udienza di Mercoledì 15 marzo in Piazza San Pietro il Santo Padre è tornato a parlare di una questione centrale nel suo pensiero, fin dall’inizio del pontificato. Il Pontefice ha ripetutamente sottolineato l’importanza etica e sociale del tema lavoro, intesa come necessità di lavorare e difendere posti di lavoro, e il concetto di lavoro stesso. 

Ho avuto la preziosa opportunità di partecipare all’udienza, insieme ad un gruppo di colleghi e alle loro famiglie, e di ascoltare con emozione le parole di Papa Francesco dalla Sua stessa voce, non mediate dalla freddezza comunicativa di un mezzo elettronico.

“Il lavoro ci dà dignità – ha affermato il Santo Padre – e i responsabili dei popoli, i dirigenti hanno l’obbligo di fare di tutto perché ogni uomo e ogni donna possano lavorare e così avere la fronte alta, guardare in faccia gli altri, con dignità”.

http://www.federagione.org/2017/03/20/papa-francesco-difendere-il-lavoro-per-i-lavoratori-e-le-loro-famiglie/

martedì, marzo 21, 2017

Papa Francesco: difendere il lavoro, per i lavoratori e le loro famiglie

Di Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione

Nell’Udienza di Mercoledì 15 marzo in Piazza San Pietro il Santo Padre è tornato a parlare di una questione centrale nel suo pensiero, fin dall’inizio del pontificato.  Il Pontefice ha ripetutamente sottolineato l’importanza etica e sociale del tema lavoro, intesa come necessità di lavorare e difendere posti di lavoro, e il concetto di lavoro stesso.

Ho avuto la preziosa opportunità di partecipare all’udienza, insieme ad un gruppo di colleghi e alle loro famiglie, e di ascoltare con emozione le parole di Papa Francesco dalla Sua stessa voce, non mediate dalla freddezza comunicativa di un mezzo elettronico.

“Il lavoro ci dà dignità – ha affermato il Santo Padre – e i responsabili dei popoli, i dirigenti hanno l’obbligo di fare di tutto perché ogni uomo e ogni donna possano lavorare e così avere la fronte alta, guardare in faccia gli altri, con dignità”.

http://www.federagione.org/2017/03/20/papa-francesco-difendere-il-lavoro-per-i-lavoratori-e-le-loro-famiglie/

lunedì, marzo 20, 2017

Lincei: l'acqua tra innovazione e scarsità di risorse idriche

L'Accademia Nazionale dei Lincei martedì 21 marzo 2017 per la XVII giornata Mondiale dell’Acqua promuove a Roma il convegno Strategie di adattamento alla domanda e alla disponibilità di risorse idriche. Nella mattinata sono previsti gli interventi dei relatori, mentre nel pomeriggio ci sarà spazio per un nutrito gruppo di comunicazioni.

martedì, marzo 14, 2017

I dipendenti Sky: chiediamo aiuto al Santo Padre per la nostra situazione

Circa 100 dipendenti di Sky Italia domani mercoledì 15 marzo 2017 parteciperanno all’Udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro, per salutare Papa Francesco e parlare con Lui delle situazioni occupazionali, attualmente drammatiche. Una situazione che coinvolge circa 600 persone e le loro famiglie.

La Prefettura della Casa Pontificia e la Segreteria di Stato, confermando la consueta sensibilità del Pontefice e della Santa Sede sulle questioni sociali e del lavoro, ci hanno dato parere positivo alla presenza spontanea dei lavoratori Sky, rispondendo affermativamente alla richiesta che avevo rispettosamente inviato per avere tale preziosa opportunità.

Come noto, i dipendenti Sky sono impegnati da gennaio in una difficile vertenza contro il piano di riorganizzazione aziendale, più volte annunciato e paventato, che attualmente, se non ci saranno ripensamenti aziendali o gli sperati accordi su differenti basi con i rappresentanti dei lavoratori, prevederebbe il trasferimento a Milano di 300 lavoratori di Roma, 10 di Cagliari, ed esuberi su tutte le tre sedi per oltre 260 dipendenti.

La presenza dei lavoratori Sky all’Udienza del Santo Padre è un importante segnale di interesse da parte del Pontefice e della Santa Sede, in una controversia dal pesantissimo impatto sociale per la città, e simbolica per il mondo del lavoro, con un’azienda che a fronte di utili superiori alle medie precedenti, decide di trasferire o esodare dipendenti, per di più in numero così elevato.


Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione

Papa Francesco: quattro anni di pontificato e di cambiamenti nella Chiesa

Era il 13 marzo 2013 quando il Cardinale argentino di origine italiana Jorge Mario Bergoglio saliva al soglio Pontificio per diventare, di fronte a Dio, alla Chiesa e al mondo, Papa Francesco, 266mo Pontefice della Chiesa Cattolica. Solo due settimane prima, il suo predecessore Benedetto XVI aveva volontariamente interrotto il proprio pontificato, dopo aver rinunciato, queste le sue parole "al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005", per ragioni di età.

Il 2013 è stato un anno inaspettato per la Chiesa Cattolica e i suoi fedeli: non solo ha visto le dimissioni di Benedetto XVI, ma lo ha visto anche rimanere quale Papa emerito della Chiesa Cattolica. Pochi giorni dopo, la Chiesa aveva il suo primo Pontefice sudamericano, e il primo appartenente all'Ordine dei Gesuiti. Un Papa che in questi quattro anni, anche per carattere, ha cambiato molto rispetto non solo a Papa Benedetto XVI, ma anche al Magistero degli altri suoi predecessori, anche nel modo di comunicare.

Pubblicheremo in questi giorni una analisi dei cambiamenti che Papa Francesco, comunque in continuità con coloro che lo hanno preceduto ha portato ad oggi nel suo pontificato: nel Magistero della Chiesa, nel proprio stile comunicativo; nel modo di intervenire sulle grandi questioni, spesso per alcune persone anche drammatiche, come l'etica, la Giustizia, la famiglia, il lavoro.


A Lui vanno i nostri Auguri per un lungo pontificato, e le preghiere e i sostegno di tutti i fedeli per un compito così arduo quale è il Ministero Petrino.