Nei giorni scorsi è apparsa la notizia del ritrovamento di un sudario funerario nella Città Vecchia di Gerusalemme, che risalirebbe al 70dc circa, ma che, per le sue caratteristiche di filatura, non sarebbe compatibile con la Sindone conservata nel Duomo di Torino. Questa avrebbe quindi un tessuto, secondo alcuni, troppo "ricco" e troppo elaborato per essere originaria del I secolo, e quindi potrebbe riproporsi l'ipotesi di datazione ad epoca medioevale. La "scoperta" sarebbe casuale, frutto di una ricerca effettuata per studiare la diffusione della lebbra in Palestina.
In realtà, trovare un reperto di una certa epoca diverso da un altro dello stesso tipo, scientificamente non proverebbe molto, come non proverebbe nulla ad esempio confrontare la tomba di un alto dignitario dell'antico Egitto, con quella coeva di un membro delle dinastie reali, oppure di un popolano.
Rimandiamo alle valutazioni di esperti per il tessuto, e pubblichiamo una breve analisi dell'informazione sulla Sindone di questi ultimi mesi, tra cui due libri di Barbara Frale, e le sue ipotesi storiche.
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