sabato, settembre 26, 2009

L'anonima fine del detenuto n. 368


da L'Osservatore Romano,  2 settembre 2009


Gli ultimi giorni di Pavel Florenskij

L'anonima fine del detenuto n. 368

Diventerà una mostra itinerante l'esposizione "Nulla va perduto. L'esperienza di Pavel Florenskij" allestita a Rimini in occasione del Meeting per l'amicizia dei popoli. Pubblichiamo un articolo di uno dei curatori.

di Adriano Dell'Asta

Pavel Florenskij fu per molti versi un personaggio eccezionale:  grandissimo matematico, fisico, inventore, filosofo, linguista, teologo, studioso dell'iconografia, poeta; non c'è quasi disciplina che non abbia almeno in parte affrontato, e in quelle a cui si dedicò più a lungo lasciò comunque un segno. Di lui Sergij Bulgakov, un altro genio enciclopedico - prima di essere filosofo e teologo fu economista - ebbe a scrivere:  "Di tutti i contemporanei che ho avuto la ventura di conoscere nel corso della mia lunga vita è il più grande. E tanto più grande il delitto di chi ha levato la mano su di lui, di chi lo ha condannato a una pena peggiore della morte, a un lungo e tormentoso esilio, a una lenta agonia".

Una figura eccezionale, con un destino non meno eccezionale nella sua tragicità; ... leggi tutto, SRM