Il presidente della Conferenza episcopale italiana ha spiegato che "il popolo di Dio è chiamato a partecipare alla storia umana anche con la difesa della ragione”: per quanto possa “sembrare singolare che la fede difenda la ragione”, “Cristo salva l'uomo nella sua interezza”.
Sottolineando il problema del “relativismo, che il Papa richiama come un tarlo della società e della storia occidentale”, e che necessita “la luce della ragione intesa come la facoltà del vero”, ha poi ricordato che “affermare l'efficacia della ragione non è 'totalmente altro' dall'annuncio evangelico”, non è “diminuire il vangelo per impicciarsi di argomenti di competenza altrui”, ma “è intrinsecamente connesso: fede e ragione si richiamano a vicenda, sono implicati reciprocamente nell'unità della persona”.
Link SRM (articolo Osservatore Romano) - Meeting Rimini 1 - Meeting Rimini 2 - Zenit - testo integrale dell'intervento
Sottolineando il problema del “relativismo, che il Papa richiama come un tarlo della società e della storia occidentale”, e che necessita “la luce della ragione intesa come la facoltà del vero”, ha poi ricordato che “affermare l'efficacia della ragione non è 'totalmente altro' dall'annuncio evangelico”, non è “diminuire il vangelo per impicciarsi di argomenti di competenza altrui”, ma “è intrinsecamente connesso: fede e ragione si richiamano a vicenda, sono implicati reciprocamente nell'unità della persona”.
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