lunedì, maggio 28, 2018

Papa Francesco: sfruttare il lavoro è ingiustizia e peccato mortale


Uno dei concetti espressi dal Santo Padre e che più mi piacciono, è quando parla delle “truffe” dei disonesti che sfruttano il lavoro: evadere contributi e imposte, non pagare il giusto salario o persino non pagare affatto. Minacciare e fare false promesse allo stesso tempo.
Sono solo alcuni esempi di ciò che avviene ai danni del Lavoro e dei lavoratori.

Paolo Centofanti​, direttore SRM - Fede Ragione

“L’ingiustizia di sfruttare il lavoro è peccato mortale e questo non lo dico io, lo dice Gesù!”. Queste le parole del Santo Padre

Il Pontefice giovedì 24 maggio 2018, durante la messa mattutina a Santa Marta, ha condannato nuovamente e duramente l’odierna società, che pensa solo alla ricchezza e alle attività finanziarie. Sacrificando i lavoratori in nome dell’efficienza e del profitto. Più volte il Santo Padre nel proprio Magistero si è schierato in difesa del lavoro e dei lavoratori. Ad esempio contro il lavoro nero e il precariato, a dicembre dello scorso anno. A giugno, quando ha ricordato la necessità di una imprenditoria socialmente responsabile. O nel marzo dello scorso anno, quando ha parlato anche in difesa dei dipendenti Sky – e delle loro famiglie – coinvolti nelle procedure di trasferimenti e di licenziamenti.
Nell’omelia di giovedì Papa Francesco ha stigmatizzato i capitalisti e imprenditori senza etica. Ricordando che come accaduto troppo spesso nella storia dell’economia, “anche oggi per salvare i grandi capitali si lascia la gente senza lavoro”. E rivolgendosi a coloro che sfruttano i lavoratori, ha affermato: “Guai a voi che sfruttate la gente, che sfruttate il lavoro, che pagate in nero, che non pagate il contributo per la pensione, che non date le vacanze”. Datori di lavoro e manager che commettono illegittimità e illegalità di questo tipo, ha spiegato il Pontefice, non sono “in grazia di Dio”.