Paolo Centofanti, direttore SRM - FedeRagione
I rischi da inquinamento da plastica e microplastiche, spiega un articolo su Nature Communications, sono peggiori e più subdoli di quanto si pensasse finora.
Lo spiega sulla rivista scientifica britannica l’articolo Turning microplastics into nanoplastics through digestive fragmentation by Antarctic krill – Trasformazione delle microplastiche in nanoplastiche attraverso la frammentazione digestiva del krill antartico.
L’articolo espone lo studio realizzato da ricercatori della Griffith University di Brisbane, Australia. Spiegando che il krill antartico – Euphausia superba – una delle creature marine alla base della catena alimentare degli oceani, scompone in frammenti le microplastiche che ingerisce.