Di Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione
È difficile riassumere in poco spazio le parole pronunciate dal Santo Padre, durante la propria visita alla città di Genova, sul lavoro e sulle distorsioni di una società e di sistemi economici che lo vedono non come centro etico e motore dell'attività imprenditoriale, ma solo come una risorsa da sfruttare e pagare il minimo possibile, se non da sfruttare gratuitamente fino a quando è possibile o opportuno per l'azienda. Per questo ho deciso di parlarne in tre articoli differenti, a partire da oggi.
Difficile sintetizzare, perché le parole di Papa Francesco sono una approfondita analisi del sistema economico e imprenditoriale italiano e internazionale: delle sue opportunità, le sue speranze e le sue storture; dei valori reali che dovrebbero guidare l'economia e la società, di quelli invece solamente dichiarati; della speculazione economica fatta magari sulla pelle dei lavoratori e di chi cerca invece di essere imprenditore in modo socialmente responsabile.