giovedì, settembre 29, 2011

Ecco perché Pievani, pur negando Dio, non riesce a negare la necessità di un'etica condivisa

Scritto da Paolo Centofanti SRM

Giovedì 29 Settembre 2011 12:10



Intervistato da Il Sussidiario per un giudizio critico sull'ultimo libro del filosofo della scienza Telmo Pievani, La vita inaspettata, l'antropologo dell'Università di Bologna Fiorenzo Facchini spiega quello che considera “il limite dell'approccio scientista”, di Pievani come di altri intellettuali, ovvero di coloro “che escludono altre forme di conoscenza che non siano quelle raggiunte dalle scienze positive” e in questo modo quindi negano “che possano esservi delle risposte su altri piani che non siano quelli delle scienze”.

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