Archiviate già precedentemente le tragiche e irreali previsioni (cfr. SRM) che il progetto LHC avrebbe generato buchi neri che avrebbero finito per divorare la Terra, si scopre che forse in giro sul nostro pianeta ve ne sarebbero già diversi, e da tempo non calcolabile.
Stando a quanto ipotizzato da Aaron P. VanDevender e J. Pace VanDevender, ricercatori dei Sandia National Laboratories di Albuquerque, New Mexico, si tratterebbe di micro buchi neri, originati nelle fasi iniziale del Big Bang, caratterizzati da dimensioni talmente minime da poter essere rilevabili con grande difficoltà e da masse che, seppur enormi per le nostre concezioni, sono frazioni ridottissime delle masse dei buchi neri che siamo abituati a considerare, e studiare, nello spazio esterno.
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