domenica, marzo 21, 2010

Se la medicina vuole essere una scienza esatta


 
da  L'Osservatore Romano, 18 marzo 2010
 
 
Se la medicina vuole essere una scienza esatta

Per un approccio umanistico alla cura della persona

Pubblichiamo la premessa e parte dell'ultimo capitolo del libro Per una medicina umanistica. Apologia di una medicina che curi i malati come persone (Torino, Lindau, 2010, pagine 97, euro 12).

di Giorgio Israel

Gli sviluppi recenti delle scienze biomediche e, in particolare, il crescente peso assunto dalla genetica, stanno determinando un cambiamento profondo dei connotati della professione medica. L'approccio diagnostico tradizionale lascia sempre più il posto alla determinazione dello stato del malato per via analitica, e ora anche per via di test genetici.
 
Ciò ha come conseguenza il fatto che il rapporto intersoggettivo e personale tra medico e paziente assume un ruolo sempre meno importante. In linea di tendenza lo stato del paziente potrà essere diagnosticato a distanza, senza che il medico neanche veda il suo volto e ascolti la sua voce. In parte, questo è già realtà.
Un'altra conseguenza non meno rilevante è un radicale cambiamento della figura del medico. Non soltanto per il paziente egli diventa "il" medico, figura astratta e impersonale e non più "un" particolare medico. Egli diventa qualcosa di diverso anche per sé stesso:  sempre di più uno specialista ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)