da L'Osservatore Romano, 3 dicembre 2009
La ragione che si apre al mistero diventa vera saggezza
L'omelia del Papa durante la messa di martedì mattina con i membri della Commissione Teologica Internazionale
Pubblichiamo il testo dell'omelia tenuta a braccio da Benedetto XVI durante la messa celebrata martedì mattina, 1 dicembre, nella Cappella Paolina, con i partecipanti alla plenaria della Commissione Teologica Internazionale.
Cari fratelli e sorelle,
le parole del Signore, che abbiamo ascoltato poc'anzi nel brano evangelico, sono una sfida per noi teologi, o forse, per meglio dire, un invito a un esame di coscienza: che cosa è la teologia? che cosa siamo noi teologi? come fare bene teologia? Abbiamo sentito che il Signore loda il Padre perché ha nascosto il grande mistero del Figlio, il mistero trinitario, il mistero cristologico, davanti ai sapienti, ai dotti - essi non l'hanno conosciuto -, ma lo ha rivelato ai piccoli, ai nèpioi, a quelli che non sono dotti, che non hanno una grande cultura. A loro è stato rivelato questo grande mistero.
le parole del Signore, che abbiamo ascoltato poc'anzi nel brano evangelico, sono una sfida per noi teologi, o forse, per meglio dire, un invito a un esame di coscienza: che cosa è la teologia? che cosa siamo noi teologi? come fare bene teologia? Abbiamo sentito che il Signore loda il Padre perché ha nascosto il grande mistero del Figlio, il mistero trinitario, il mistero cristologico, davanti ai sapienti, ai dotti - essi non l'hanno conosciuto -, ma lo ha rivelato ai piccoli, ai nèpioi, a quelli che non sono dotti, che non hanno una grande cultura. A loro è stato rivelato questo grande mistero.
Con queste parole il Signore descrive semplicemente un fatto della sua vita; un fatto che inizia già ai tempi della sua nascita, quando i Magi dell'Oriente chiedono ai competenti, agli scribi, agli esegeti il luogo della nascita del Salvatore, del Re d'Israele. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)