domenica, novembre 29, 2009

Quando l'ominide si è accorto di esserci


da  L'Osservatore Romano, 26 novembre 2009


Quando l'ominide si è accorto di esserci

Teologia ed evoluzionismo

Pubblichiamo alcuni stralci della prolusione tenuta il 25 novembre per l'apertura dell'anno accademico della Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna.

di Fiorenzo Facchini

La problematica sull'uomo riguarda non tanto l'epoca della comparsa delle prime forme umane, quanto la differenza tra animale e uomo. Si deve ammettere che il momento più alto della ominizzazione si è avuto quando l'ominide è stato arricchito dallo spirito che ne ha fatto un essere capace di pensare, di guardare a un altro ominide, pure elevato dallo spirito, come a un tu, quando l'ominide ha avuto coscienza di sé, si è accorto di esserci, quando ha incominciato ad agire liberamente, quando, potremmo anche aggiungere, ha percepito la presenza di Dio.

Un concetto che potrebbe essere tenuto presente è quello di emergenza. Ma l'emergenza dell'essere umano in forza dello spirito, trascende il piano biologico, non può paragonarsi ad altri eventi emergenti nell'ordine dei fattori naturali.

Del resto anche nel processo dell'animazione di ogni essere umano ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)