sabato, ottobre 31, 2009

Quando il «Times» canonizzò Newman


da  L'Osservatore Romano, 29 ottobre 2009


Quando il «Times» canonizzò Newman


Pubblicati gli atti del convegno internazionale sul grande teologo inglese



Il libro Una ragionevole fede raccoglie gli atti del convegno internazionale su John Henry Newman che si è svolto a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore il 26 e il 27 marzo 2009 (Milano, Vita e Pensiero, 2009, pagine 252, euro 20). Pubblichiamo quasi per intero la prefazione dei curatori.


di Evandro Botto e Hermann Geissler

Quando Newman fu elevato alla dignità cardinalizia (1879), scelse come motto le parole cor ad cor loquitur, il cuore parla al cuore. Tale motto ci presenta la figura di Newman come uomo di dialogo. In questo contesto può essere opportuno ricordare tre caratteristiche che hanno contraddistinto l'impegno dialogico di Newman.

 La prima caratteristica è la passione per la verità. Sin dalla sua "prima conversione" (1816) Newman cercò la luce della verità e seguì questa "luce benevola" con grande fedeltà. Promosse il Movimento di Oxford (1833) per riportare la Chiesa d'Inghilterra alla libertà e alla verità delle origini. Si convertì al cattolicesimo proprio perché trovò in esso la pienezza della verità (1845). Nel suo lavoro su Lo sviluppo della dottrina cristiana scrisse:  "Vi è una verità; vi è una sola verità; l'errore religioso è per sua natura immorale; i seguaci dell'errore, a meno che non ne siano consapevoli, sono colpevoli di esserne sostenitori; si deve temere l'errore; la ricerca della verità non deve essere appagamento di curiosità; l'acquisizione della verità non assomiglia in nulla all'eccitazione per una scoperta; il nostro spirito è sottomesso alla verità, non le è, quindi, superiore ed è tenuto non tanto a dissertare su di essa, ma a venerarla (...) Questo è il principio dogmatico, che è principio di forza". Newman fu un appassionato ricercatore e veneratore della verità:  nell'impegno personale, nei rapporti con gli altri, nel confronto con le scienze, nella lotta contro la faziosità delle ideologie del suo tempo. In modo lungimirante presentì il sorgere e il diffondersi di teorie relativistiche, secondo le quali si danno soltanto opinioni diverse, non verità che richiedono un assenso incondizionato. Newman fu dominato dalla persuasione che la verità esiste, che solo dalla ricerca della verità fluisce il vero dialogo, che solo la verità ci fa autentici e liberi e ci apre la strada verso la realizzazione di noi stessi.   ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)