Mons. Fiorenzo Facchini spiega su L'Osservatore Romano come, per quanto l'evoluzione sia certa, e sia "difficile contestare che siano avvenute per processi naturali delle trasformazioni che hanno portato in alcune direzioni a forme di vita via via più complesse", ciò nonostante "tali processi non siano generalizzabili e ancora non siano ben definiti". E spesso accade che "le discussioni vadano molto al di là dell'aspetto scientifico, perché finiscono per coinvolgere l'ambito filosofico e teologico".
Uno degli aspetti problematici nel rapporto tra teorie evolutive e fede in un Dio creatore, è nel fatto che "alcuni studiosi vogliono estendere la teoria darwiniana della evoluzione a una visione della realtà che renderebbe superfluo qualunque riferimento a cause trascendenti". Questo mentre "molti tra cui i cristiani ritengono che l'uomo non sia soltanto un corpo, ma sia arricchito dall'anima spirituale, una convinzione che si basa sul ragionamento ed è confermata dalla fede". Una idea e una convinzione che "non rappresenta una intrusione della teologia nel campo della scienza, come a volte viene impropriamente rilevato da alcuni, ma è richiesta dalla riflessione filosofica, prima che dalla fede".
Link articolo, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)