S.E. Mons. Gianfranco Ravasi ha dichiarato che “oggi possiamo finalmente guardare alla figura di Galileo e riconoscervi il credente che tentò di conciliare i risultati delle sue ricerche scientifiche con i contenuti della fede cristiana”, e ha ricordato che “esiste un vincolo stretto tra la contemplazione del cielo stellato e la religione”.
Non casualmente, “nella storia della Chiesa, l'astronomia ha avuto un ruolo privilegiato”. “In quasi tutte le culture e civiltà – ha spiegato – l'osservazione del cielo è impregnata di un senso profondamente religioso”, e “anche la Bibbia conserva le tracce di questa antica sapienza che sottolinea, dalle prime pagine della Genesi, la forza creatrice di Dio”.
Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha anche anticipato la prossima pubblicazione (marzo 2009) di un volume che raccoglie i risultati della commissione di studio del caso Galileo, voluta da Papa Giovanni Paolo II, per rimuovere “gli ostacoli per un sereno confronto tra la scienza e la fede”.
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Non casualmente, “nella storia della Chiesa, l'astronomia ha avuto un ruolo privilegiato”. “In quasi tutte le culture e civiltà – ha spiegato – l'osservazione del cielo è impregnata di un senso profondamente religioso”, e “anche la Bibbia conserva le tracce di questa antica sapienza che sottolinea, dalle prime pagine della Genesi, la forza creatrice di Dio”.
Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha anche anticipato la prossima pubblicazione (marzo 2009) di un volume che raccoglie i risultati della commissione di studio del caso Galileo, voluta da Papa Giovanni Paolo II, per rimuovere “gli ostacoli per un sereno confronto tra la scienza e la fede”.
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