martedì, marzo 14, 2017

I dipendenti Sky: chiediamo aiuto al Santo Padre per la nostra situazione

Circa 100 dipendenti di Sky Italia domani mercoledì 15 marzo 2017 parteciperanno all’Udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro, per salutare Papa Francesco e parlare con Lui delle situazioni occupazionali, attualmente drammatiche. Una situazione che coinvolge circa 600 persone e le loro famiglie.

La Prefettura della Casa Pontificia e la Segreteria di Stato, confermando la consueta sensibilità del Pontefice e della Santa Sede sulle questioni sociali e del lavoro, ci hanno dato parere positivo alla presenza spontanea dei lavoratori Sky, rispondendo affermativamente alla richiesta che avevo rispettosamente inviato per avere tale preziosa opportunità.

Come noto, i dipendenti Sky sono impegnati da gennaio in una difficile vertenza contro il piano di riorganizzazione aziendale, più volte annunciato e paventato, che attualmente, se non ci saranno ripensamenti aziendali o gli sperati accordi su differenti basi con i rappresentanti dei lavoratori, prevederebbe il trasferimento a Milano di 300 lavoratori di Roma, 10 di Cagliari, ed esuberi su tutte le tre sedi per oltre 260 dipendenti.

La presenza dei lavoratori Sky all’Udienza del Santo Padre è un importante segnale di interesse da parte del Pontefice e della Santa Sede, in una controversia dal pesantissimo impatto sociale per la città, e simbolica per il mondo del lavoro, con un’azienda che a fronte di utili superiori alle medie precedenti, decide di trasferire o esodare dipendenti, per di più in numero così elevato.


Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione

Papa Francesco: quattro anni di pontificato e di cambiamenti nella Chiesa

Era il 13 marzo 2013 quando il Cardinale argentino di origine italiana Jorge Mario Bergoglio saliva al soglio Pontificio per diventare, di fronte a Dio, alla Chiesa e al mondo, Papa Francesco, 266mo Pontefice della Chiesa Cattolica. Solo due settimane prima, il suo predecessore Benedetto XVI aveva volontariamente interrotto il proprio pontificato, dopo aver rinunciato, queste le sue parole "al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005", per ragioni di età.

Il 2013 è stato un anno inaspettato per la Chiesa Cattolica e i suoi fedeli: non solo ha visto le dimissioni di Benedetto XVI, ma lo ha visto anche rimanere quale Papa emerito della Chiesa Cattolica. Pochi giorni dopo, la Chiesa aveva il suo primo Pontefice sudamericano, e il primo appartenente all'Ordine dei Gesuiti. Un Papa che in questi quattro anni, anche per carattere, ha cambiato molto rispetto non solo a Papa Benedetto XVI, ma anche al Magistero degli altri suoi predecessori, anche nel modo di comunicare.

Pubblicheremo in questi giorni una analisi dei cambiamenti che Papa Francesco, comunque in continuità con coloro che lo hanno preceduto ha portato ad oggi nel suo pontificato: nel Magistero della Chiesa, nel proprio stile comunicativo; nel modo di intervenire sulle grandi questioni, spesso per alcune persone anche drammatiche, come l'etica, la Giustizia, la famiglia, il lavoro.


A Lui vanno i nostri Auguri per un lungo pontificato, e le preghiere e i sostegno di tutti i fedeli per un compito così arduo quale è il Ministero Petrino.