lunedì, marzo 10, 2008

Una macchina per leggere i nostri pensieri ?

Proseguono gli studi per tentare di individuare, comprendere e interpretare, tramite apparecchiature diagnostiche o con tecnologie il più delle volte simili, i processi neuronali alla base del pensiero dell'essere umano.

Nature pubblica un articolo su uno studio dell'universita' della California a Berkeley: un team di scienziati, guidati dal Prof. Jack Gallant, neurologo, utilizzando una apparecchiatura (uno scanner) simile a quelle utilizzate per la diagnostica, riuscirebbe ad individuare (non sempre, ma in un numero di casi considerato significativo) quali immagini stiano osservando i volontari soggetti all'esperimento.

Alcuni media già da tempo parlano di macchine per la lettura della mente, o simile, e anche in questo caso (basta leggere i titoli) confermano questa idea.
In realtà, nell'esperimento in questione, i volontari devono prima osservare circa un migliaio di immagini, proiettate secondo una sequenza stabilita, mentre il sistema registra la loro attività cerebrale.

In una seconda fase, le immagini vengono poi proiettate casualmente, e sulla base dei dati rilevati precedentemente lo scanner riuscirebbe ad individuare, con una percentuale di successo del 90% su 120 immagini, e dell'80% su 1.000, quale immagine il soggetto stia osservando.

Non è quindi una macchina per la lettura del pensiero, ma per il Prof. Gallant dimostra che sia possibile “ricostruire l'immagine dell'esperienza visuale di un uomo misurando la sua attività cerebrale", e “nel giro di 30-50 anni” saranno disponibili scanner molto più veloci e sofisticati, tali da permettere ad esempio di comprendere le reazioni di una persona a determinate immagini, oppure di capire se stia mentendo.

Per il Prof. Gallant si aprono “enormi possibilità”, e “presto potremo avere una macchina capace di ricostruire in qualsiasi momento un'immagine dal cervello umano”.

Di fronte a tali prospettive, appare evidente la necessità di proseguire il dibattito etico sull'utilizzo e i limiti opportuni di tali tecnologie.

Link
ANSA - La Stampa - La Repubblica
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