sabato, gennaio 09, 2010

Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi, dice il prof. De Mattei

da  Il Foglio, 29 dicembre 2009


Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi, dice il prof. De Mattei

I teo-darwinisti offrono una ciambella di salvataggio alla teoria dell'evoluzione. Che i darwinisti puri e duri rifiutano • La stabilità della specie, negata dall'evoluzionismo, è un'evidenza sperimentabile a occhio nudo, come il fatto che la terra gira

Roberto de Mattei
vicepresidente del Cnr

Come ogni polemica, anche quella in corso sull'evoluzionismo è rivelatrice. La virulenza verbale degli anticreazionisti porta alla luce l'essenza teofobica del loro pensiero. Il silenzio dei principali organi di stampa cattolici rivela a sua volta l'imbarazzo di chi si illude di trovare un compromesso tra due realtà incompatibili: creazione ed evoluzione. Il teo-evoluzionismo, ovvero il tentativo di conciliare la fede cattolica con la teoria dell'evoluzione caratterizza quella corrente che Pievani con irrisione, definisce "darwinismo ecclesiastico" (cfr. il saggio dallo stesso titolo di Orlando Franceschelli e Telmo Pievani, su MicroMega 4/2009, pp. 108-116). I "teo-darwinisti", accreditati come "esperti"di gran parte del mondo cattolico condividono la teoria dell'evoluzione, e cercano anzi di offrirle una ciambella di salvataggio che però i darwinisti "puri" come Pievani e Odifreddi, sprezzantemente rifiutano. La contraddizione è destinata ad esplodere. ... leggi tutto, SRM

Non ci ruba la terra chi ci regala il Cielo

 
da  L'Osservatore Romano, 6 gennaio 2010

Non ci ruba la terra chi ci regala il Cielo

L'Epifania in un inno del V secolo
di Inos Biffi

Se il Natale celebra la venuta di Gesù alla luce nel nascondimento e nella familiare semplicità di una casa non molto dissimile da una grotta, dov'è accolto dalla fede e dalla tenerezza di Maria e di Giuseppe, e dov'è riconosciuto solo dalla premurosa umiltà dei pastori, l'Epifania già ne celebra l'aperta manifestazione quale Figlio di Dio, considerando i segni che lo rivelano:  la stella brillata allo sguardo dei Magi; il battesimo al Giordano; la conversione dell'acqua in vino, a Cana.

Sono i tre "miracoli" cantati dall'inno dei vespri dell'Epifania, un inno formato da strofe tratte dall'ampia e modesta composizione di Sedulio (secolo V):  A solis ortus cardine. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano
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L'intelligenza aperta alla fede è vera sapienza


da  L'Osservatore Romano, 7-8 gennaio 2010
 

L'intelligenza aperta alla fede è vera sapienza

All'Angelus dell'Epifania il Papa indica nei magi i modelli degli autentici cercatori della verità

I magi sono "modelli degli autentici cercatori della verità", perché "da veri sapienti, sono aperti al mistero che si manifesta in maniera sorprendente". Lo ha sottolineato il Papa all'Angelus della solennità dell'Epifania, recitato mercoledì mattina, 6 gennaio, con i fedeli riuniti in piazza San Pietro.

Cari fratelli e sorelle!

Celebriamo oggi la grande festa dell'Epifania, il mistero della Manifestazione del Signore a tutte le genti, rappresentate dai Magi, venuti dall'Oriente per adorare il Re dei Giudei (cfr. Mt 2, 1-2). San Matteo, che racconta l'avvenimento, sottolinea come essi arrivarono fino a Gerusalemme seguendo una stella, avvistata nel suo sorgere e interpretata quale segno della nascita del Re annunciato dai profeti, cioè del Messia. Giunti, però, a Gerusalemme, i Magi ebbero bisogno delle indicazioni dei sacerdoti e degli scribi per conoscere esattamente il luogo in cui recarsi, cioè Betlemme, la città di Davide (cfr. Mt 2, 5-6; Mic 5, 1). La stella e le Sacre Scritture furono le due luci che guidarono il cammino dei Magi, i quali ci appaiono come modelli degli autentici cercatori della verità.

Essi erano dei sapienti, che scrutavano gli astri e conoscevano la storia dei popoli. Erano uomini di scienza in un senso ampio, che osservavano il cosmo ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)